Sviluppato il concept per uno snack stampato in 3D
Eppure lo snack stampato in 3D di Chloé Rutzerveld sembra costituire l'eccezione alla regola: bisogna infatti attendere dai 3 ai 5 giorni dopo la stampa per poterlo mangiare. Perché? In modo che germogli e che i funghi contenuti all'interno possano crescere.
Il concept di Edible Growth (Crescita Commestibile) di Chloé è composto da semi, spore e lievito incorporati in un gelificante naturale, l'agar-agar, contenuto in quella che potremmo definire una cialda. Se in futuro questi materiali - e le stampanti 3D appropriate - diventassero immediatamente disponibili, in teoria lo snack potrebbe compensare il tempo necessario per essere pronto al consumo con il tempo che sarebbe servito per coltivare le piante e i funghi in un campo, raccoglierli e lavorarli.
Come ha riferito Chloé in un'intervista alla rivista di design Dezeen, Edible Growth nasce per dimostrare alle persone che gli alimenti stampati in 3D non sono solo degli ammassi antiestetici o paste informi. Infatti, la stampa 3D potrebbe portare a nuovi sapori e combinazioni di ingredienti naturali.
Ovviamente ci si chiede se le persone saranno disposte a mangiare qualcosa che è stata ferma per giorni prima di essere pronta. Alcuni potrebbero anche saltare a piè pari la stampante e abbuffarsi della materia prima che serve a realizzare le creazioni!
Fonte: technabob.com
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