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Imu sui terreni agricoli, e' caos: il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso a 5 giorni dalla scadenza

Il Tar del Lazio ha deciso: l'Imu sui terreni agricoli andrà pagata entro il 26 gennaio. Bocciata dunque la proroga della sospensione del decreto ministeriale oltre il 21 gennaio e via libera ai criteri altimetrici per il pagamento dell'imposta a pochi giorni dalla scadenza. C'è il rischio che i proprietari di terreni agricoli collocati tra i 281 e i 600 metri di quota sul livello del mare siano costretti a pagare l'imposta.

"Rivivono i criteri altimetrici congelati sino ad ora – denuncia Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - creando il caos per i versamenti che non potranno essere realizzati in un lasso di tempo così ristretto".

"Se questa notizia fosse confermata nella pubblicazione della sentenza, e anche se l'esenzione fosse di fatto ripristinata per il 2015, ai Comuni montani italiani verranno letteralmente scippati 350 milioni di euro" denuncia Michele Malfatti, coordinatore della Consulta dei Piccoli Comuni di Anci Liguria che insieme ad altre Anci regionali aveva chiamato in causa il Tar. Malfatti contesta il provvedimento del Tesoro "che, giunto a bilanci comunali già chiusi, a detta dello stesso Tar del Lazio che in prima istanza aveva accolto il nostro ricorso, presenta elementi di grave pregiudizio a partire dall'incertezza dei criteri applicativi, con particolare riguardo all'altitudine delle sedi comunali, fino alla violazione di principi fondamentali quali l'irretroattività delle norme".

"Il silenzio assordante del Governo, che nel Consiglio dei ministri non ha preso alcuna decisione sull'argomento - insiste il Coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - dimostra ancora di più l'indifferenza verso le legittime aspettative delle imprese agricole, per una revisione di un tributo considerato dalla stessa politica e dall'Anci iniquo e vessatorio".

Agrinsieme chiede ai responsabili politici e ai ministri competenti dell'Economia e dell'Agricoltura un intervento immediato che proroghi la scadenza del pagamento in attesa di una riconsiderazione complessiva dei criteri di esenzione per i terreni agricoli delle zone montane.

Come annunciato dal sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, dall'anno 2015 in poi si intende stabilire il ripristino dell'esenzione ai fini del pagamento dell'Imu dei terreni agricoli montani, avendo come base di riferimento l'elenco dei comuni della cosiddetta "montagna legale" elaborato dall'Istat ai sensi della legge 991/1952, e quindi ripristinando la situazione originaria di totale esenzione dal pagamento dei terreni agricoli montani.

Nessun impegno invece per il 2014. Di qui la richiesta al governo di recepire gli stessi criteri ai fini della definizione del contenzioso in atto relativamente all'annualità 2014. Il tempo però stringe e, soprattutto, per bloccare definitivamente questa tassa occorrerebbe trovare 350 milioni di coperture alternative. Per questo, salvo altri colpi di scena o decisioni del governo in extremis, i contribuenti quest'anno dovranno pagare.

Fonte: Confagricoltura Cuneo / lastampa.it
Data di pubblicazione: