UK: Russell IPM sviluppa una soluzione efficace contro le mosche della frutta
Il dott. Shakir Al Zaidi, di Russell IPM, ha spiegato: "Le mosche della frutta rappresentano un grande problema perché attaccano i frutti durante la maturazione, cosa che limita il quantitativo di fitofarmaci che possono essere utilizzati per il controllo". Un altro problema è che gli attuali metodi di controllo sono costosi e non sono accessibili ai piccoli produttori.
Al Zaidi ha affermato che, di conseguenza, l'obiettivo è trovare una soluzione adeguata al problema su piccola scala, senza ricorrere a metodi come la spruzzatura e permettendo così una produzione senza residui nocivi. "Abbiamo osservato l'attuale tecnologia presente sul mercato e siamo giunti alla conclusione che le soluzioni disponibili risolvevano il problema solo in parte, senza fornire il controllo di cui necessitano i produttori".
"Abbiamo fatto alcune scoperte", ha continuato Al Zaidi, "sulla base delle quali abbiamo sviluppato un sistema per attrarre e uccidere i maschi e le femmine separatamente, utilizzando un erogatore, e abbiamo notato un miglioramento dei risultati. I migliori sono stati raggiunti attirando i maschi ai confini dell'azienda agricola e le femmine al centro, visto che solitamente i maschi arrivano prima".
L'implementazione di questo sistema innovativo ha reso possibile il raggiungimento di un tasso di protezione che va dal 95% al 97% senza l'utilizzo di alcun fitofarmaco. Il dott. Al Zaidi ha spiegato: "Attualmente il nostro miglior sistema richiede 200 pezzi per ettaro, e una singola applicazione potrebbe essere sufficiente fino a quattro mesi. Si tratta di una tecnologia semplice, ma che fa un'enorme differenza".
Il sistema è stato già testato sulle pesche e gli agrumi in Tunisia, sugli agrumi in Turchia, le albicocche in Iraq, le pesche in Giordania e i mango in Arabia Saudita, e quest'anno verranno condotti esperimenti anche sugli agrumi in Iraq. "In Egitto abbiamo una situazione molto interessante, visto che vi è uno scontro tra la Ceratitis capitata (dal nord) e la Bactrocera zonata (dal sud) e in parte con una popolazione mista, rendendo il controllo di questi insetti molto complicato. Abbiamo testato la soluzione su un'area dove entrambi gli insetti sono in lotta per il predominio e abbiamo raggiunto risultati fantastici".
I risultati sono stati buoni anche contro la mosca del melone, e tecnicamente questo sistema potrebbe essere utilizzato contro qualunque altra specie di mosca della frutta cambiando il fattore attrattivo specifico per i maschi che, secondo il dott. Al Zaidi, è il motivo per cui l'ente per l'innovazione del Governo inglese, Innovate UK, sta finanziando delle dimostrazioni per questo concept in quattro nazioni: Tanzania, Kenya, Bangladesh e Nepal. "L'obiettivo è quello di fornire una soluzione che permetterà ai piccoli coltivatori di accedere al mercato delle esportazioni, ma che non si limiti solo a loro, dato che permetterà un controllo migliore anche nelle aziende agricole più grandi".
Russell IPM è lieta di fornire a coltivatori, esportatori o cooperative interessati il materiale necessario a testare il sistema su un ettaro, insieme a un protocollo da seguire e a consigli di applicazione. "Con chi è interessato parleremo anche della futura commercializzazione del prodotto nelle loro nazioni", ha concluso il dott. Al Zaidi.
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Russell IPM
Shakir Al Zaidi
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