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Caso matrina: precisazioni dell'azienda ICAS in merito alle indagini su alcuni fertilizzanti

A segito del cosiddetto "caso matrina" (cfr. anche FreshPlaza del 22/07/2014) Riceviamo e diamo pubblicazione al seguente Comunicato Stampa a firma di ICAS srl, specialista nella produzione di integratori nutritivi e di prodotti per l'induzione di resistenza nelle piante.



Prima di entrare nel merito delle questioni e per dare una dimensione all'argomento - scrivono dall'azienda - teniamo a precisare che dei tre prodotti oggetto di indagine da parte della Procura di Cagliari ossia concime Boundary SW, Preparato biodinamico e concime Blocks, l'unico al momento in commercio a contenere in parte estratto naturale di Sophora flavescens è il Boundary SW, e come da analisi ufficiale presentata dall'Azienda Icas alla Procura, ci risulta un contenuto di sostanze alcaloidi naturali dallo 0,3 allo 0,4%

Per entrare nei fatti, dopo circa due anni e mezzo di attacchi da parte di Federbio, in data 11/02/2014 gli Ispettori della Repressione Frodi di Bari si sono recati presso il nostro sito di Stornarella (FG) per un normale controllo di routine. Durante questo controllo sono stati prelevati campioni di concime Boundary SW, Boundary e concime Blocks e abbiamo fornito loro in piena collaborazione tutti i documenti richiesti. Da allora non ci è stata sollevata alcuna irregolarità sui campioni in oggetto.

In data 7 c.m., su disposizione della Procura di Cagliari, giunge presso il nostro sito di Stornarella la Guardia di Finanza di Cagliari con un mandato di perquisizione per accertamenti su concime Boundary SW, concime Blocks e Preparato Biodinamico. Gli agenti, durante la perquisizione, a nostro avviso senza un apparente criterio, sequestrano tutti i prodotti senza campionarli e sigillano il sito.

Immediatamente, il giorno successivo è partita una campagna mediatica di diffamazione con termini irripetibili nei confronti del nostro presidente Salvatore Previtero (incensurato), e nei confronti della nostra Azienda con plauso all'eccellente lavoro svolto da parte di alcune Istituzioni. Nessuno si è preso la briga di andare a leggere gli atti dai quali si evince in maniera chiara che trattasi unicamente di un sequestro probatorio e non di un sequestro motivato dall'accertata pericolosità dei prodotti nei quali è stata riscontrata la presenza di matrina. Ma la cosa che più ci ha stupito è che due testate importanti come la Stampa e la Repubblica On-line si sono prestate a questa campagna, senza neppure contattarci in modo da consentire un contraddittorio utile a chiarire la realtà dei fatti. Ribadiamo che, ad oggi, da parte dell'Autorità Inquirente non è stato presentato alcun certificato di analisi che consenta di comprendere le metodologie seguite e se si tratti davvero di matrina.

Ma ora parliamo di questa "sconosciuta": la matrina. Sostanza nota ormai da circa quarant'anni, è registrata negli Stati Uniti con patente: n° US 2010/0099698 A1, dove se ne autorizza l'uso in vari campi: dermatologico, con creme che ne contengono anche il 5%; alimentare, con bevande disintossicanti ed altro.

In Europa se ne autorizza l'uso anche nei mangimi animali; in Spagna la sostanza è autorizzata in agricoltura biologica come Fitofortificante dal Ministero dell'agricoltura, con autorizzazione CAEE n° CE/13391-002/2013.

Abbiamo anche commissionato una relazione volta a dimostrare l'eventuale pericolo dei prodotti contenenti matrina che ha rilevato quanto segue.
La fonte ufficiale relativa alle classificazioni di pericolosità (assente, attenzione, pericolo) è l'Agenzia Chimica Europea (ECHA) con sede ad Helsinki presso la quale, ai sensi del Reg. CE 1272/2008 gli operatori (produttori Comunitari e/o importatori della sostanza nella UE) devono notificare la classificazione della sostanza. Sul sito internet dell'ECHA si rileva che la Matrina è stata notificata da 25 aziende e che 24 di esse l'hanno classificata come: tossica di categoria 4 e irritante per gli occhi di categoria 2. Ai sensi del citato Regolamento CE la categoria 4 della tossicità per via orale si assegna ad una sostanza la cui stima della tossicità acuta ha dato come risultato di DL50 un valore tra 300 e 2000.

Prendendo ad esempio il valore più pericoloso (300 mg/kg) significa che facendo ingerire 300 milligrammi di Matrina a ratti di 1 kg di peso, si ha il decesso del 50% della popolazione. A titolo precauzionale, è stato usato il valore più restrittivo (300). Si precisa che quando, a livello sperimentale, occorrono più di 2000 mg/kg di peso corporeo di prodotto per ottenere il decesso del 50% della popolazione, la sostanza non è classificata come tossica per via orale, ad esempio il sale da cucina (cloruro di sodio) ha una DL50 di 3000 mg/kg, vale a dire che una persona di 70 kg di peso dovrebbe ingerire 210 grammi di sale per avere effetti tossici evidenti.

La categoria 2 dell'irritazione oculare si riferisce a sostanze che, applicate sull'occhio, producono effetti comunque reversibili. Dal punto di vista pratico si fa presente che la maggior parte dei comuni detersivi per piatti sono classificati cat. 2 in quanto provocano grave irritazione oculare.

Le regole per stabilire l'eventuale classificazione di pericolo delle miscele contenenti sostanze pericolose sono illustrate nel citato Regolamento CLP.
Per la classificazione relativa alla tossicità della miscela si è scelto di usare il valore più restrittivo del componente Matrina. Applicando la formula prevista dal Reg. CE ai tre prodotti oggetto di valutazione si ricavano i seguenti valori:
  1. Concime Boundary SW: DL50 = 12500 mg/kg;
  2. Corroborante: DL50 = 13636 mg/kg;
  3. Concime Blocks: DL50 = 750187 mg/kg.
Ne deriva che nessun prodotto è tossico e che, prendendo il valore di DL50 più basso (più rischioso) come esempio, un uomo di 70 kg di peso, dovrebbe ingerire 875 grammi di Boundary SW per avere gli stessi effetti derivanti dall'assunzione di 210 grammi di sale da cucina. Inoltre è opportuno rilevare che i prodotti oggetto della valutazione, vanno distribuiti sul terreno ulteriormente diluiti (anche a dosi di 1 kg di prodotto in 100 litri di acqua); ne consegue che l'ipotetica concentrazione per unità di superficie coltivata risulta enormemente più bassa e, di conseguenza, ancora meno rischiosa del prodotto che, come abbiamo visto, non è tossico nemmeno quando assunto allo stato puro.

Alla luce delle valutazioni di tossicità orale 4 ed irritazione oculare 2 si conferma che i prodotti:
  1. Concime Boundary SW contenente il 2,4% di Matrina (secondo quanto riportato dalla Procura ma non accompagnato da certificato di analisi ufficiale dove si esprime anche il metodo);
  2. Corroborante contenente il 2,2% di Matrina (secondo quanto riportato dalla Procura ma non accompagnato da certificato di analisi ufficiale dove si esprime anche il metodo);
  3. Concime Blocks contenente lo 0,04% di Matrina (secondo quanto riportato dalla Procura ma non accompagnato da certificato di analisi ufficiale dove si esprime anche il metodo).
Comunque anche a tali valori, i prodotti menzionati NON SONO DA CLASSIFICARE COME PERICOLOSI.

La cosa sconvolgente - sottolineano da ICAS - è che, pur trovandoci in una fase iniziale di indagine, il nostro Presidente e la nostra Azienda sono stati giudicati colpevoli di avvelenamento dai media e da alcuni rappresentanti delle Istituzioni, forse perché in Italia ancora oggi imprenditore equivale a disonesto. Poi ci domandiamo come mai le aziende non investono nel nostro Paese.

Oggi, sul mercato italiano, un numero sempre maggiore di aziende produttrici di fertilizzanti commercializzano prodotti contenenti estratti vegetali di diversa origine, inquadrandoli nelle normative nazionali o europee vigenti. Dobbiamo pensare allora che siamo tutti fuorilegge?

Aspettiamo fiduciosi la conclusione delle indagini da parte della Procura e le successive decisioni, sereni del nostro operato.

Cogliamo l'occasione per comunicare che il Tribunale del riesame di Cagliari, all'esito dell'udienza del 25 luglio u.s. ha disposto il dissequestro di 35 tipologie di concimi da noi prodotti sulle 38 che erano oggetto di sequestro.

P.S. dal 29 luglio 2014, sul nostro sito, potrete trovare le relazioni tecniche e le norme riguardanti la matrina. Clicca qui per scaricare la relazione tossicologica sulla matrina.

Per maggiori info:
ICAS

Via Po, 6
05018 Orvieto
Tel. +39 0763 393463
Fax +39 763 395072
Web: www.icasinternational.it
Data di pubblicazione: