
A causa della siccità al momento della nascita della carota (ottobre/novembre 2012), le rese dello scorso anno sono scese da una media di 600 quintali per ettaro a soli 380. Con questi quantitativi, i produttori non hanno avuto grandi benefici, come anche i clienti: chi non aveva sottoscritto un programma di fornitura è rimasto a mani vuote.
"Quest'anno invece – continua Giadone - tutti i grandi gruppi della Grande distribuzione europea più accorti hanno concluso o stanno concretizzando i programmi per non restare senza carote bio: i contratti già chiusi prevedono circa 0,47-0,50 euro/kg per i big bag e 0,73-0,78 per i vassoi. Parliamo di carote in vaschette etichettate, finite franco partenza."
Le piogge di questi giorni e la mancata raccolta ad Avezzano – a causa delle nevicate della scorsa settimana, seguite dalle piogge - stanno aiutando la firma di buoni contratti per la prossima primavera.

"Il segreto per i nostri clienti è rivolgersi a un buon fornitore, che sia anche produttore e impacchettatore. Per il supermercato, però, non è sempre così logico rifornirsi direttamente dal produttore. Molte volte, sbagliando, ci si affida a un impacchettatore estero che a sua volta acquista dal migliore offerente. In questo modo - forse - il supermercato compra la carota a minor prezzo ma, sicuramente, in caso di carenza di offerta, rischia di non coprire le sue esigenze."
"Oramai nella nostra zona esistono aziende pronte a fornire per la carota bio un servizio a tutto tondo, dal mese di marzo a quello di luglio: non ha più senso speculare qualche centesimo attraverso mediatori e agenzie; è meglio avere la sicurezza e l'affidabilità del prodotto con un prezzo stabile", sottolinea il dirigente dell'azienda di Ispica (RG).

Mentre il mercato della carota bio in Italia interessa minimi quantitativi, all'estero le quote di prodotto biologico e convenzionale quasi si equivalgono. In Norvegia è del 50% ciascuno, in Danimarca il 42% è bio e il 58% tradizionale mentre in Germania è biologico il 35% circa contro il 65% convenzionale.
"I mercati più attenti, che prevedono contratti già entro febbraio, sono quelli di Svizzera, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Austria. In Germania, Regno Unito e Francia, invece, molte catene della grande distribuzione sono ancora legate al vecchio sistema: compro attraverso un impaccatore locale che, attraverso un'agenzia, acquista dei big bag di carota grezza al miglior offerente settimanale. Procedimento che funziona solo quando c'è tanta carota e tutti i produttori cercano sbocchi di vendita a prezzi bassi. L'anno scorso, però, è andato in tilt: poca carota, prezzi alti e, appena un cliente contestava qualcosa per la qualità, non riceveva più forniture", conclude Roberto Giadone.

Natura Iblea produce circa 3.600 ton di carota novella biologica, di cui il 30% è Igp Novella di Ispica. Il suo centro lavorazione è dotato di linee di confezionamento per sacchetti da 500 grammi 1 e 2 kg, vassoi da 750 grammi e da 1 kg, casse di legno da 5 e 10 kg, sacchi da 20 kg e big bag da 1.000 kg. Da anni lavora con gli stessi clienti con dei programmi e solo una quota del 30% circa va sul libero mercato. E' attualmente l'unico centro di confezionamento di carota biologica novella provvisto di certificazione IFS (International food standard).
Contatti:

Roberto Giadone, general manager
Angele Guarneri Aragona, sales area francese/italiano
Isabel Marc, sales area tedesco/inglese/italiano
C.da Marabino
97014 Ispica (RG) - Sicilia - Italy
Tel. (+39) 0932 955696
Fax: (+39) 0932 954489
Email: sale@naturaiblea.it
Web: www.naturaiblea.it