Come precisa nel suo blog (www.vigo.it), l'agronomo infatti sottolinea: "Quest'anno le arance sono di media pezzatura, non piccole come molti affermano. Ciò non significa che la pezzatura elevata non si trovi, o che non vi siano appezzamenti con pezzatura medio-alta o alta."
Secondo l'agronomo si deve considerare:
- l'elevatissima alternanza, instauratasi a seguito delle gelate del 2008 e che ancora oggi non si è "assestata", tanto che nelle annate di "scarica" si hanno arance di elevata pezzatura e nelle annate di "carica" si riscontrano pezzature ridotte;
- l'andamento climatico: qui i fattori negativi sono due. Il primo è stato l'allungamento della fase "estiva", con temperature elevate fino alla prima decade di novembre, che hanno indotto la pianta a continuare la sua fase vegetativa, facendo sì che ci fosse una minore "alimentazione" verso i frutti. Il secondo fattore negativo è che nella zona di produzione tipica, quella della Sicilia Orientale, la siccità non ha consentito il giusto "ristoro idrico" alle piante;
- alla riunione del gruppo "Agrumi" alla DG AGRI in Commissione Agricoltura a Bruxelles, il 7 novembre scorso, sia la rappresentante del CLAM che quello di Freshfel hanno indicato che in tutto il bacino del Mediterraneo (quindi sia in Spagna, Grecia, che in Tunisia e Marocco) quest'annata agrumaria sarebbe stata contraddistinta da una pezzatura inferiore. Entrambe le organizzazioni hanno imputato, giustappunto, al fattore climatico la riduzione generale delle pezzature degli agrumi.