Menta di IV gamma conservata per 21 giorni
Negli ultimi anni, molti ricercatori hanno valutato le potenzialità di diverse specie aromatiche per l'industria di IV gamma, dalla produzione di olio essenziale come additivo per gli edible coating (=rivestimento commestibile) alla preparazione di prodotto fresco pronto al consumo.
Un gruppo di ricercatori sudamericani ha valutato l'incidenza della durata di conservazione su alcuni parametri fisico-chimici e su alcune componenti chimiche correlate alla qualità post-raccolta di due specie di menta (Mentha x piperita e Mentha spicata).
Per la sperimentazione sono state raccolte piante di 2 anni, sono state lavate e disinfettate con cloro, asciugate, confezionate e conservate a 0°C per 3 settimane. Durante la conservazione refrigerata, sono state condotte le seguenti misurazioni sui campioni: composizione dell'atmosfera interna alla confezione, attività respiratoria, perdita di peso fresco, colore delle foglie, contenuto in clorofilla e carotenoidi, imbrunimento potenziale, fenoli totali, flavonoidi, acido ascorbico, resa e composizione in olio essenziale.
Dalle analisi è emerso che le condizioni di confezionamento e conservazione sono risultate ottimali per preservare gli esemplari di menta in termini di freschezza, colore, pigmenti e composti antiossidanti, i cui valori sono rimasti pressoché costanti nei 21 giorni di conservazione. Mentre l'attività respiratoria è moderatamente diminuita, dopo 21 giorni a 0°C, del 42% nella menta piperita e del 26% nella menta spicata.
Per quanto riguarda la resa e la composizione dell'olio essenziale, i ricercatori concludono sottolineando la necessità di approfondire tale aspetto, poiché le caratteristiche dell'olio essenziale sono significativamente influenzate dallo stadio di crescita della pianta.
Fonte: Curutchet A., Dellacassa E., Ringuelet J.A., Chaves A.R., Viña S.Z., 'Nutritional and sensory quality during refrigerated storage of fresh-cut mints (Mentha x piperita and M. spicata)', 2014, Food Chemistry, Vol. 143, pagg. 231-238. Per maggiori info: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24054235