In calo la produzione di agrumi in tutta l'area mediterranea
La produzione di agrumi per la campagna 2012-2013 nel Mediterraneo è stimata a 18,7 milioni di tonnellate, in calo del 16% rispetto alla media degli ultimi due anni. Tale decremento è principalmente ascrivibile alle minori produzioni di alcuni paesi, tra cui Spagna, Marocco, Turchia e Italia. La Spagna, principale concorrente del Marocco, produrrà circa 5,6 milioni di tonnellate contro i 7,5 dello scorso anno: una diminuzione del 25%.
I produttori prevedono di esportare 7,2 milioni di tonnellate, un 6% in meno rispetto all'anno precedente. L'export di arance dovrebbe registrare un lieve aumento (+1%), mentre per mandarini, limoni e pomelo si prevede rispettivamente un calo del 10, del 16 e del 10%.
In Marocco è prevista una produzione di 1,5 milioni di tonnellate contro gli 1,9 milioni della stagione precedente: una diminuzione del 24%, che si spiega con il caldo insolitamente alto di maggio e luglio. Le condizioni climatiche hanno causato una cascola significativa dei frutticini appena allegati. "Questa cascola ha colpito in modo severo sia gli impianti adulti che quelli giovani, relativamente più sensibili al calore, della maggior parte delle regioni", ha dichiarato Ahmed Derrab, dell'Aspam (l'Associazione di produttori di agrumi del Marocco). I danni, che variano dal 30 al 50% della produzione, hanno risparmiato solo parte del Marocco orientale.
In termini di esportazioni, l'Aspam parla di circa 440.000 tonnellate contro le 490.000 della stagione precedente. In particolare, quest'anno si esporteranno circa 297.000 ton di clementine e piccoli agrumi contro le 344.000 ton del 2011-2012, e 142.000 ton di arance rispetto alle 140.000 dell'anno precedente. Per gli altri agrumi (limone, pomelo) le previsioni stimano 5.000 tonnellate contro le 5.500 a conclusione della stagione precedente.
Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.