Tutto intorno alle 8.000 piante di pomodoro impiantate ronzano un gran numero di bombi e infatti proprio questi ultimi, per la precisione quattro sciami, hanno il compito di impollinare le piante nell'enorme serra di 2.250 metri quadri. Gli utili insetti provengono dall'alveare dell'azienda Katz Biotech di Baruth, Brandeburgo. La serra è composta da otto sezioni e vi verranno coltivati pomodori e cetrioli biologici.

Il coltivatore, il 40enne Sascha Philipp, ha messo insieme questo progetto negli ultimi anni. La costruzione dell'edificio è incominciata nell'autunno del 2010 ed è costato circa 4,5 milioni di euro. La serra è stata inaugurata dal segretario di stato Rainer Bretschneider e da Stephan Loge.
"Durante la progettazione, è stata prestata molta attenzione alla gestione energetica", sostiene il produttore. La cosa più sorprendente è la tecnologia: non appena la temperatura nella serra dei pomodori supera i 18 gradi, una parte del tetto viene automaticamente chiusa e quindi viene evitato il contatto diretto con la luce solare. Inoltre, sono state installate sul tetto delle serpentine riscaldate che permettono di prevenire l'accumularsi di troppa neve sull'edificio durante i mesi invernali. La serra viene riscaldata per l'80% dalla combustione di legna e il rimanente 20% del calore viene fornito da stufe a gas.

Sascha mostra un grappolo di pomodori
Gli ortaggi verranno venduti direttamente nel punto vendita dell'azienda agricola e al mercato ortofrutticolo di Berlino. "Cinque anni fa chiesi a dei commercianti di Berlino di stilare una lista dei propri desideri. Quelli più comuni riguardavano il fatto che era un peccato non disporre di una produzione regionale di pomodori biologici. E così è nato questo progetto."
Fonte: Lausitzer Rundschau