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USA: disinfezione ad ultrasuoni contro gli agenti patogeni

L'epidemia da Escherichia coli 0157:H7 che si verificò nel 2006 negli Stati Uniti provocò 5 morti e colpi più di 200 persone, che soffrirono di gravi disturbi intestinali. Tale epidemia era stata provocata dallo spinacio che arrivava già contaminato direttamente dal campo di coltivazione, essendo questo vicino ad un allevamento bovino. Questo incidente, come altri, ebbe ripercussioni negative sulle vendite degli ortaggi da foglia, e conseguentemente sulle insalate di IV gamma.

I progressi nella disinfezione e sanitizzazione degli ortaggi da foglia fatti finora riguardano principalmente l'impiego di lavaggi con cloro. Additivo che, tuttavia, non può essere utilizzato dai produttori biologici, come l'azienda californiana "Earthbound Farm", in quanto il cloro non è autorizzato dal regolamento americano sull'agricoltura biologica. L'azienda sta dunque collaborando con l’Istituto per la Sicurezza Alimentare e la Salute (Institute for Food Safety and Health, IFSH) presso l’Istituto di Tecnologia dell’Illinois (USA) per trovare nuove soluzioni di disinfezione della materia prima; fra queste si sta valutando l’impiego di ultrasuoni ad alta intensità.

Gli ultrasuoni ad alta intensità applicati sugli ortaggi da foglia creano milioni di bollicine sulla superficie fogliare: quando queste "scoppiano", liberano onde d’urto ad elevata energia che si propagano in ogni angolo della foglia ed uccidono i patogeni, che sono poi rimossi con il lavaggio addizionato con disinfettanti. L’azienda Earthbound sta valutando anche l’impiego di disinfettanti a base di acido citrico e peracetico, entrambi autorizzati per le produzioni biologiche.

Will Daniels, vice presidente senior dell’azienda, auspica che il sistema ad ultrasuoni utilizzato in laboratorio possa essere applicato nel breve periodo direttamente sulla linea di lavorazione dell’azienda. Daniels conclude che se la tecnologia ad ultrasuoni funzionerà, l’impiego della tecnologia non sarà di proprietà della sola azienda Earthbound, ma sarà disponibile per tutti i produttori.

Gli ultrasuoni ad alta intensità sono già stati utilizzati nell’industria del vino per disinfettare le botti. L’impiego degli ultrasuoni non garantisce di ottenere materia prima sterile; tuttavia i primi risultati circa l’efficacia della tecnologia nell’eliminare i patogeni sono promettenti.

Ogni anno più di 15.000 campioni di frutta ed ortaggi provenienti da 11 distretti produttivi vengono analizzati presso il Dipartimento di Microbiologia Agraria. In altre aziende si stanno valutando altre tecniche disinfettanti, quali l’impiego di raggi UV, plasma freddo e sistemi ad alta pressione, per eliminare i patogeni presenti sulle materie prime. I ricercatori dell’azienda Earthbound evitano di dichiarare il costo della tecnologia ad ultrasuoni rispetto a quello delle tecniche disinfettanti tradizionali, ciononostante l’impiego degli ultrasuoni potrebbe risultare molto costoso (200.000 dollari per una linea di sanitizzazione con questo sistema).

Il Centro per la Sicurezza delle Materie Prime presso l’Università californiana di Davis sta finanziando progetti di ricerca sulla sicurezza delle derrate alimentari. E' sufficiente che una piccola partita di prodotto proveniente dal campo sia infetta per contaminare un intero lotto: la modalità di raccolta, la raccolta della materia prima in contenitori ed il lavaggio rappresentano i punti critici della contaminazione incrociata.

Robert Whitaker, dirigente per il settore scientifico e tecnologico presso la PMA (Produce Marketing Association), enfatizza l’importanza della prevenzione attraverso l’analisi e gestione del rischio igienico-sanitario lungo la filiera, dal campo alla tavola. Uno dei principali veicoli di contaminazione è infatti l’acqua di lavaggio: per questa ragione è fondamentale uccidere i patogeni prima del lavaggio!