Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

"Resoconto della giornata di studio sul "cancro batterico" dell'actinidia presso il C.R.A-Unita' di ricerca per la Frutticoltura di Caserta"

Il 14 dicembre 2011 si è svolta a Caserta, presso la sede del CRA-Unità di Ricerca per la Frutticoltura, un'approfondita giornata di studio per presentare i risultati ottenuti a seguito del sequenziamento del genoma di Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa) e sulle ricadute applicative che tale ricerca potrebbe fornire per la prevenzione e difesa del "cancro batterico" dell’actinidia.

Sono state esposte dapprima le tecniche di tipizzazione molecolare e di sequenziamento attualmente utilizzate in microbiologia per la caratterizzazione dei batteri, i meccanismi genetici che rendono molto adattabili i batteri fitopatogeni ai vari ambienti nonché i vari fattori di patogenicità e virulenza e le notevoli capacità di competizione ambientale di Psa.

Sono state prese in esame, inoltre, le condizioni che hanno consentito al patogeno di esplicare la sua notevole virulenza e di diffondersi così facilmente su tutto il territorio nazionale. Si è evidenziato come la popolazione di Psa, che attualmente causa i noti danni alle coltivazioni di kiwi nel mondo, non abbia avuto origine dalla precedente popolazione del batterio rinvenuta nel nostro Paese circa 20 anni fa, ma che sia stata sicuramente introdotta dall’estero.


Ciclo della malattia di Psa su kiwi: fase primaverile.

E' stato evidenziato come il batterio possa agevolmente competere con altri microrganismi grazie alla disponibilità di geni in grado di "catturare" dalla pianta alcuni elementi essenziali alla crescita microbica e come possegga geni in grado di conferirgli resistenza al rame ed agli antibiotici. L'attuale popolazione del batterio, inoltre, si dimostra, più della precedente, in grado di infettare sia il kiwi verde che il kiwi giallo.

Dopo l’aggiornamento sul ciclo della malattia di Psa, sono stati messi in evidenza anche i "punti forti" e i "punti deboli" del patogeno al fine di evitare errori nelle strategie di prevenzione e di difesa e per poter formulare nuovi agrofarmaci, selezionare agenti microbici di controllo biologico e perfezionare adeguate tecniche agronomiche in grado di ridurre notevolmente la fitopatia.

I risultati della ricerca sono stati presentati da Simone Marcelletti, Patrizia Ferrante, Marco Scortichini (C.R.A.-Centro di ricerca per la Frutticoltura, Roma) e da Milena Petriccione, Ilaria Di Cecco, Emiliano Fiorillo (C.R.A.-Unità di ricerca per la Frutticoltura, Caserta).

Per maggiori informazioni:
C.R.A.-Centro di Ricerca per la Frutticoltura
Via di Fioranello, 52
00134 Roma
Tel.: (+39) 06 79348102
Fax: (+39) 06 79340158
Marco Scortichini
Email: marco.scortichini@entecra.it
Web: www.atlasplantpathogenicbacteria.it
Data di pubblicazione: