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Scheda: Club varietali e Varieta' Club

Nella sua definizione di origine, un Club varietale prevede la diffusione di una nuova varietà con schemi di tipo industriale che seguono programmi definiti e controllati di ricerca, sviluppo, produzione, immissione sul mercato secondo un concetto di filiera e in base a precise analisi di mercato.

Il sistema richiede la costituzione di strutture e attività dedicate, quali: la tutela della privativa, la procura e gestione dei contratti, il servizio di propagazione, il servizio impianti e relativi disciplinari, l'ufficio commerciale, le ispezioni di campo e di mercato, la verifica della qualità del prodotto, ecc.

Per gestire una filiera varietale in esclusiva, il sistema ovviamente comporta oneri notevoli.

Il Club varietale costituisce un nuovo modello di aggregazione dell'offerta che mira ad evitare sovrapproduzioni, a qualificare e distinguere l’offerta, a garantire elevata remunerazione del prodotto.

In particolare il Club è quindi finalizzato al conseguimento prioritario di: programmazione degli impianti, immissione contingentata dei frutti nei mercati, controllo della qualità standardizzata, promozione commerciale generalizzata, o per punti vendita, fino a raggiungere il consumatore.

Esempi di Varietà Club sono le mele Pink Lady, Modì e Rubens o la pera Sweet Sensation.