La tattica del terrore non funziona contro l′aglio cinese
Negli Stati Uniti non si è mai registrato nemmeno un solo caso di incidente alimentare dovuto ad aglio cinese d'importazione, nonostante ben il 73% di tutto l'aglio consumato negli USA sia proprio di provenienza cinese.
Perciò, secondo Jim Provost, la ragione del successo di questo prodotto non deve essere ricercata soltanto nel prezzo, ma anche nella sicurezza e nel buon livello qualitativo che esso offre. L'aglio cinese si presenta come uno dei più puliti e uniformi al mondo. Ogni singolo bulbo viene ripulito, selezionato e smistato in base al calibro. Eventuali residui di terra nell'area delle radici vengono eliminati al 100%.
In più, i produttori cinesi, oltre a nuovi metodi di coltivazione per ottenere teste più voluminose e nuove tecniche di pelatura che hanno notevolmente allungato la conservabilità del prodotto, hanno anche introdotto sul mercato nuove confezioni innovative e belle da vedere.
L'aglio cinese è inoltre soggetto al maggior numero di controlli fitosanitari al mondo. Basti pensare che ogni spedizione di aglio dalla Cina agli Stati Uniti:
1. Viene ispezionata una prima volta dalle autorità cinesi
2. Viene ispezionata una seconda volta dalle autorità statunitensi al momento dell'entrata in porto
3. Il dipartimento americano dell'agricoltura visita ogni anno le regioni cinesi dove si produce aglio per controllare la rigorosa applicazione degli standards richiesti per l'esportazione
Nello specifico dell'attività di "I Love Produce", inoltre, tutto l'aglio importato da questa compagnia proviene da soggetti terzi, che rispondono agli standard HACCP, BRC ed EurepGap.
L'aglio è una coltivazione che ha pochi problemi di parassiti. Di solito, specialmente in California, vengono utilizzati al massimo degli erbicidi. Ma in Cina gli erbicidi non si usano, perché il controllo delle infestanti viene fatto a mano!
Statisticamente, insomma, l'aglio cinese risulta uno dei più sicuri al mondo e la Cina - secondo i dati del dipartimento americano dell'agricoltura - è di gran lunga il maggiore produttore di aglio, con una capacità di 23 miliardi di pound all'anno. Seguono l'India (con il 4% della produzione mondiale), la Corea del Sud (3%) e gli Stati Uniti (2%).
La Cina produce aglio da circa 20 anni, per un totale pari al 75% di tutto quello che viene consumato attualmente nel mondo: il tutto senza che si sia mai registrato nemmeno un solo incidente.