Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Una panoramica sul settore

L'Italia e' il maggior produttore di pomodori in Europa

Al momento, l'Italia è il principale produttore europeo di pomodori, con un volume di 7.814.899 tonnellate, seguito da Spagna (4.473.573 ton), Grecia (1.700.000 ton) e Portogallo (1.175.000 ton). Mentre il raccolto è aumentato in Italia e in Spagna, si segnala invece un calo produttivo in Grecia e in Portogallo.

Il modello olandese
I Paesi Bassi producono annualmente un quantitativo di pomodori pari a 650.000 ton e rappresentano un paese all'avanguardia per quanto attiene alle tecniche colturali, al commercio e alla produzione in serra. Nel periodo estivo, l'Olanda costituisce il principale fornitore di pomodori sul mercato europeo. La metà del raccolto olandese è destinata alla Germania.

Nel corso degli ultimi anni, le superfici coltivate a pomodori nei Pesi Bassi sono costantemente aumentate e coprono ora una superficie di 1.500 ettari. Circa la metà delle serre utilizzate in Olanda seguono determinate regole per il risparmio energetico. Utilizzano generatori di elettricità e hanno la possibilità di vendere a terzi l'energia in eccesso.

Il mercato inglese
Il raccolto britannico di pomodori in serra è diminuito, fino a scendere sotto le 100.000 tonnellate annue. Ciò ha reso questo mercato molto interessante per gli esportatori, grazie anche ai prezzi elevati che si possono spuntare per la merce.

I principali fornitori di pomodori sul mercato britannico sono Spagna, Olanda e Nord-Africa. Il mercato interno è caratterizzato da una netta specializzazione, all'interno della quale il prodotto biologico sta acquistando sempre maggiore importanza. Tra le varietà in crescita vi sono: pomodori a grappolo (+24%), pomodori da insalata (+18,5%) e pomodori ciliegini (14%).

Il raccolto spagnolo
Secondo l'organizzazione agricola Fedex, le esportazioni spagnole di pomodori sono aumentate nel giro di un anno del 6,7% in volume e del 5,6% in valore. In totale, la Spagna ha esportato 994.831 ton di pomodori, per un controvalore di 800 milioni di euro. Il prodotto viene esportato in diversi paesi, come Germania, Francia, Gran Bretagna e Paesi Bassi.

Anche le isole Canarie, con una produzione media di 260.000 ton, costituiscono un'importante fonte di approvvigionamento di pomodori per il mercato europeo. Ben 95.00 tonnellate dell'intera produzione delle Canarie vengono esportate in Gran Bretagna, attraverso il porto di Southampton; 165.000 ton arrivano, attraverso il porto di Rotterdam, a tutte le altre destinazioni europee. Quest'anno si prevede un calo della produzione a causa di sfavorevoli condizioni climatiche.

Dopo qualche anno di difficoltà, la stagione 2006/07 ha mostrato segni di ripresa per la produzione di pomodori dalle regioni meridionali della Spagna, che rappresentano una delle aree più importanti per questo prodotto. Le previsioni per la stagione 2007/08 rimangono positive, con un aumento atteso del 15%.