Roma - In occasione del viaggio a Bologna, FreshPlaza ha intervistato Filiberto Mazzanti (più sotto, nella foto), direttore del Consorzio delle Buone Idee, il consorzio responsabile del marchio "Selenella" per le patate (e le cipolle) arricchite con selenio."Il Consorzio - spiega Mazzanti - detiene i brevetti, gestisce il marketing e le politiche di prezzo, investe in ricerca e innovazione. Ogni anno, a seconda dei quantitativi che ci prefiggiamo, pianifichiamo la coltivazione in base agli ettari e alle diverse varietà di patate, per garantire 10 mesi l'anno la presenza sul mercato del prodotto a marchio Selenella. La produzione è realizzata esclusivamente nell'area intorno a Bologna.
Presto comunque aumenteremo la produzione e arriveremo a coprire 12 mesi l'anno. Ciò in vista dell'apertura di nuovi mercati esteri - Germania e Inghilterra in primo luogo - dove sono già stati realizzati i primi test commerciali per le patate Selenella."Le patate arricchite al selenio saranno infatti commercializzate anche all'estero, a partire dal prossimo settembre (vedi articolo correlato). Per quanto riguarda i primi test commerciali eseguiti in Germania, Filiberto Mazzanti spiega: "I nostri partners stranieri hanno adottato una procedura molto accurata. Prima hanno inserito Selenella nei punti vendita per una settimana, dopodiché l'hanno ritirata dal mercato per tre settimane.
Durante questo periodo hanno anche effettuato molti test di prodotto, come analisi residuali e nutrizionali. Dopo tre settimane hanno riproposto Selenella ai consumatori, domandando loro se era la prima volta che trovavano in vendita questo prodotto oppure se l'avevano già visto prima."
Sulle caratteristiche "funzionali" del prodotto Selenella, Mazzanti precisa: "Selenella è un prodotto superiore per tante ragioni, ma certamente il suo punto di forza sta nel fatto che il selenio contenuto nel tubero è già "organicato" da parte della pianta stessa e dunque arriva al consumatore come una sostanza perfettamente assimilabile dall'organismo, senza alcun rischio di sovradosaggiio. La patata al selenio, insomma, non è come una pasticca, ma diventa una fonte "naturale" per l'immissione nell'organismo di questa benefica sostanza. Attraverso controlli rigorosi, noi garantiamo al consumatore un livello minimo di selenio di 3 microgrammi per 100 grammi, una quantità cioé pari al 20% del fabbisogno giornaliero."
Per quanto riguarda le iniziative di marketing per il marchio Selenella, Mazzanti dice: "Un tempo la patata Selenella veniva proposta dalla pubblicità come un prodotto fortificante, ma oggi il trend è diverso, perché il consumatore è sempre più attento al concetto di benessere e di alimentazione sana.
Con la nuova campagna pubblicitaria vogliamo proprio richiamare un'idea di naturalità e salubrità, giocando un po' con il fatto ("Per fortuna le patate le comprano le donne") che di solito le donne sono molto attente alla qualità di quello che si mangia in famiglia. Il nostro obiettivo è infatti quello di portare il meglio nelle case dei consumatori."
Nel congedarci, Mazzanti sottolinea anche un aspetto interessante del Consorzio delle Buone Idee: "Noi siamo un po' un esempio virtuoso di come sia possibile aggregare anche mondi completamente diversi tra loro intorno ad un concetto di qualità. Non servono mega-aggregazioni per fare del buon business e si può lavorare bene insieme anche se si hanno visioni e idee diverse."
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