Al 1° maggio 2025, le scorte di mele in Europa ammontavano a 1.196.024 tonnellate, con un calo del 6,4% rispetto alle 1.277.784 tonnellate registrate alla stessa data del 2024. Si tratta di una riduzione annua di 81.760 tonnellate. Tra i principali responsabili di questo calo vi sono la Polonia, che ha visto una diminuzione di 86.974 tonnellate fino a 226.000 tonnellate (-27,8%), e la Francia, dove invece le scorte sono aumentate del 13,5%, passando da 198.528 a 225.313 tonnellate. L'Italia si conferma il primo detentore di scorte con 448.685 tonnellate, segnando una crescita marginale dello 0,3% su base annua.
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Stock mele
Diversi Paesi hanno riportato cali significativi rispetto all'anno precedente. In Austria, le scorte sono diminuite del 57,3%, passando da 37.731 tonnellate nel 2024 a 16.101 nel 2025. Anche la Repubblica Ceca e il Belgio hanno registrato contrazioni notevoli, rispettivamente del 73,5% e del 42,4%. Al contrario, il Regno Unito ha registrato l'aumento percentuale più alto: +180,9%, con un incremento da 10.798 a 30.334 tonnellate. Anche la Svizzera ha mostrato un forte aumento, pari al 71,9%. In generale, nonostante alcuni incrementi locali, la riduzione complessiva delle scorte di mele nell'Unione europea e nei Paesi associati ha determinato un volume inferiore rispetto a maggio 2024.
Pere
Al 1° maggio 2025, le scorte europee di pere ammontavano a 96.913 tonnellate, in calo del 18,9% rispetto alle 119.481 tonnellate dello stesso periodo del 2024. La riduzione totale su base annua è stata di 22.568 tonnellate. In particolare, la Spagna (Catalogna) ha registrato un calo drastico del 59,3%, passando da 18.540 a 7.537 tonnellate. Anche i Paesi Bassi hanno subito una diminuzione significativa del 17,6%, con scorte passate da 81.428 a 67.097 tonnellate. Il Belgio ha segnato un calo del 25,3%, con scorte ridotte a 8.008 tonnellate.
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Stock pere
Alcuni Paesi hanno tuttavia segnalato aumenti nelle loro scorte di pere. In Francia si è registrata una crescita del 121,6%, da 550 a 1.219 tonnellate. Le scorte del Portogallo sono salite del 58,1% a 10.440 tonnellate, rispetto alle 6.605 dell'anno precedente. Il Regno Unito ha mostrato il maggiore incremento relativo: +218,5%, da 439 a 1.398 tonnellate. Anche la Svizzera ha registrato un incremento notevole del 172,0%, raggiungendo le 691 tonnellate. Tuttavia, tali aumenti non sono stati sufficienti a compensare le forti perdite registrate nei principali Paesi produttori, contribuendo al calo complessivo delle scorte europee di pere.
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