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L'azienda Zanarini interviene con una panoramica a livello europeo

"Export della carota italiana: ecco i fattori da tenere in considerazione"

La Zanarini srl, in vista della prossima campagna carote del Nord Italia che avrà inizio intorno al 20 maggio, condivide alcuni aspetti sull'andamento attuale del mercato europeo, sullo stato degli stoccaggi di prodotto raccolto nel 2024, sull'andamento della produzione in Sicilia e nell'areale di Chioggia e qualche visione sulla nuova campagna del Veneto.

"Per quel che riguarda lo scenario europeo - Francesca Barbieri, responsabile di prodotto della ditta Zanarini agromarketing e consulting - se a febbraio questo appariva diverso rispetto a quello degli ultimi due anni con stoccaggi ancora alti, a oggi la situazione comincia a cambiare. Le condizioni climatiche avverse registrate nei mesi autunnali nell'Europa orientale, soprattutto in Polonia e Repubblica Ceca, hanno spinto questi due paesi a rivolgersi al nord Europa per sopperire ai gravi ammanchi di prodotto locale dovuti alle forti piogge e alle inondazioni che hanno colpito le aree produttive lo scorso anno e che hanno causato gravi perdite di prodotto".

Oltre all'Europa orientale, non dimentichiamo che eccezionalmente anche l'Italia, a causa dei problemi qualitativi che hanno investito le produzioni sia del nord che del centro, nei mesi di ottobre e novembre dello scorso anno, ha importato parecchio prodotto da Belgio e Paesi Bassi contribuendo insieme alla Spagna a ridurne gli stoccaggi.

E continua Barbieri: "E allora, quando si può prevedere l'inizio dell'export della carota italiana? Per rispondere a questa domanda, oltre a fattori legati alle dinamiche del mercato sarà fondamentale valutare la tenuta qualitativa del prodotto della scorsa annata ancora presente in Europa da oggi fino all'inizio delle campagne del prodotto novello".

Attuali coltivazioni in Veneto (zona Chioggia)

"La Sicilia ha cominciato a raccogliere intorno alla metà del mese di gennaio e, a partire dal mese di marzo in poi, è nel pieno della raccolta. A oggi ancora nessuna richiesta di prodotto dall'estero mentre le regioni del Nord Italia hanno da poco terminato le scorte e stanno cominciando a rivolgersi al sud".

"Quest'anno le superfici seminate in Sicilia sono aumentate circa del 25% rispetto allo scorso anno, tuttavia, se si poteva facilmente pensare a una maggiore disponibilità di prodotto, il 30% delle carote previste non è nata a causa di terreni rimasti per troppo tempo asciutti durante e dopo la semina, nel mese di ottobre le precipitazioni sono state del tutto assenti, per cui si è resa necessaria un'irrigazione aggiuntiva che ha aumentato i costi di circa il 40%".

"Nel Veneto, in particolare nell'areale di Chioggia, circa 1200 ettari coltivati a carote, la superficie coltivata non ha subito notevoli aumenti rispetto al 2024, si parla di circa un +5%. Le semine sono iniziate a metà novembre e sono terminate da poco, con un ritardo significativo su quelle del mese di febbraio a causa delle piogge e dei terreni non praticabili. Questo ritardo potrebbe causare un piccolo vuoto produttivo a giugno?"

"Fare oggi delle previsioni sulle rese finali è presto: giocherà un ruolo fondamentale il meteo del mese di aprile, anche se sarebbe prudente porsi qualche interrogativo sulle aspettative finali di prodotto. A causa di prolungati ristagni di acqua nei campi nelle scorse settimane, come dei ritardi generalizzati nelle semine, potrebbero riscontrarsi negatività qualitative o rese produttive più scarse".

"Considerando il contesto attuale, a oggi non riteniamo prudente sbilanciarsi su come sarà la campagna dell'export della carota del Veneto, che è quella che Zanarini tra i mesi di maggio e luglio si candida come tutti gli anni a promuovere, avendo consolidato stabili rapporti con la produzione locale e con importanti aziende del Nord e dell'est Europa".

"Sarà fondamentale uno scambio di opinioni e di visioni tra la produzione e il mercato per fare un po' di chiarezza e per tentare di avere una prospettiva più lucida sulla prossima campagna: da parte nostra ci impegneremo a diffondere le nostre informazioni che saranno sì frutto di ricerca e studio, ma soprattutto di un dialogo continuo con tutti gli attori della filiera".

"Per fare questo rimaniamo disponibili sin da ora a uno scambio di informazioni e opinioni con voi nella convinzione che rimane di primaria importanza la conoscenza delle dinamiche produttive e del mercato prima ancora della vendita", conclude Francesca Barbieri.

Per maggiori informazioni
Francesca Barbieri - Ufficio commerciale
Zanarini Srl
+39 335 52 26 716
+39 051 82 61 64
[email protected]