Il Consorzio Opera La Pera si prepara al rush finale della campagna commerciale. A differenza degli ultimi anni, i volumi produttivi sono sufficienti per proseguire con i programmi fino all'inizio di maggio. La recente partecipazione a Fruit Logistica ha quindi assunto tutto un altro significato: gli incontri con i distributori italiani ed esteri sono stati svolti forti dei quantitativi ancora a disposizione, con la volontà di riconquistare gli spazi che, giocoforza, nel recente passato non era stato possibile occupare.
Adriano Aldrovandi
"Lo scenario è diverso da quello dello scorso anno, quando, in concomitanza con la fiera di Berlino, praticamente non avevamo più prodotto – puntualizza Adriano Aldrovandi, presidente di Opera La Pera – Nel 2025, finalmente, ci sono tutte le condizioni per fornire il mercato per i prossimi mesi. Si tratta di un ritorno a condizioni più normali, che valorizzano la qualità dei frutti coltivati dai nostri soci, garantendo ai nostri clienti una continuità nella disponibilità di frutti freschi e gustosi".
È un bel cambio di prospettiva, dunque, su cui sta lavorando tutto il team commerciale del Consorzio. "Cercheremo di ottenere dal mercato il massimo possibile per noi produttori – aggiunge il presidente – Vogliamo essere fiduciosi, perché oggi il prodotto c'è, malgrado una produzione tutt'altro che abbondante. La clientela è soddisfatta perché la possiamo seguire per un lungo periodo, con forniture costanti e di qualità. Per la prima volta, dopo tanto tempo, torneremo a coprire una campagna lunga, fino alla primavera inoltrata, come si faceva anni fa: non è un aspetto di poco conto".
Manuel Manfredi (direttore), Federica Scinocca (export sales & marketing manager), Giuseppe Scarfone (export sales manager) di Opera La Pera in occasione dell'ultima edizione di Fruit Logistica
Opera, assieme ad Apo Conerpo e alla rappresentanza del mondo produttivo, è parte attiva del confronto che si sta avendo con le istituzioni, a partire dall'Unione europea, sulla nuova visione dell'agricoltura comunitaria. "C'è un altro messaggio di speranza che vorrei condividere con i colleghi agricoltori – prosegue Aldrovandi – Stiamo discutendo in modo diretto, e la cosa non era mai accaduta prima nonostante l'avessimo chiesta più e più volte, per ragionare a livello istituzionale sui mezzi di difesa che abbiamo per tutelare le nostre colture".
"Parlo dei fitofarmaci, che sono indispensabili proprio come lo sono i farmaci per la salute delle persone. Per produrre abbiamo bisogno di avere mezzi tecnici a disposizione – conclude Aldrovandi – e finalmente l'argomento è all'ordine del giorno".
Per maggiori informazioni: www.operalapera.it