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Sandra Stefaniak-Syguła, di Berrytrade:

"Un ritorno alla normalità per la stagione polacca dei mirtilli"

In alcune zone della Polonia, la produzione di mirtilli potrebbe essere stata influenzata dalle condizioni meteo, ma questo non riguarda i coltivatori associati alla Berrytrade. A riferirlo è Sandra Stefaniak-Syguła, comproprietaria dell'azienda polacca specializzata nel commercio di piccoli frutti. "A livello europeo, la Polonia è un Paese piuttosto esteso, con vaste aree dedicate alla coltivazione di mirtilli. Si segnala che alcune regioni del Nord e dell'Ovest del Paese siano state colpite da ampie escursioni termiche durante l'inverno e la primavera, oppure dalle gelate notturne di maggio. Tuttavia, finora non ci sono segnali di allarme da parte dei coltivatori della Berrytrade, che si concentrano principalmente intorno a Varsavia".

"La principale differenza rispetto al 2024 riguarda l'inizio della stagione. Lo scorso anno abbiamo cominciato contemporaneamente ai produttori tedeschi, verso metà giugno, mentre per questa stagione prevediamo una minore sovrapposizione, con uno scarto di circa due o tre settimane tra le due origini".

Stefaniak-Syguła prevede un calo della produzione, soprattutto per le varietà precoci. "Alcuni coltivatori delle regioni occidentali e settentrionali della Polonia hanno riportato danni significativi alle varietà precoci di mirtilli, come la Duke, mentre si attendono rese più favorevoli per le varietà medio-tardive. A livello nazionale, ciò potrebbe tradursi in un calo complessivo della produzione di circa il 20% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, questa contrazione potrebbe contribuire a riequilibrare il mercato considerando che in Polonia sono stati impiantati molti nuovi ettari, soprattutto negli anni immediatamente precedenti la pandemia".

Anche il picco dei volumi di esportazione si verificherà con un leggero ritardo rispetto allo scorso anno, ma per Stefaniak-Syguła questo è un andamento normale per la stagione polacca dei mirtilli. "Quest'anno la nostra campagna dei mirtilli inizia con circa 1,5-2 settimane di ritardo rispetto allo scorso anno. Prevediamo che i primi volumi significativi saranno esportati intorno al 7 o 10 luglio, quindi questo scenario ci riporta alla normalità. La scorsa stagione, infatti, era iniziata e terminata molto prima del previsto, con le esportazioni concluse già a metà agosto. Quest'anno, invece, l'inizio della stagione è più in linea con il clima tipico della Polonia".

"La curva delle vendite di mirtilli polacchi di quest'anno sembra più promettente rispetto a quella dello scorso anno, grazie all'inizio anticipato e alla conclusione precoce della stagione serba. Inoltre, la produzione tedesca è già iniziata con grandi volumi e si spera che si concluda prima dell'anno scorso. La Polonia condivide la sua finestra produttiva anche con Romania e Ucraina. Riconosciamo questa concorrenza e condividiamo il know-how con i nostri colleghi di questi Paesi. Tuttavia, è importante sottolineare che la Polonia gode di un vantaggio competitivo, grazie alla sua vicinanza ai principali mercati di consumo, come Germania e Regno Unito. Ogni ora di transito risparmiata nel pieno della frenetica stagione dei mirtilli, vale letteralmente oro".

I coltivatori di mirtilli polacchi sono un po' preoccupati, poiché circolano delle voci su nuove richieste da parte dei rivenditori per i raccolti del 2026, per le quali non avranno molto tempo per prepararsi. Stefaniak-Syguła spiega: "Il Green Deal europeo impone un numero sempre maggiore di formalità da rispettare. In particolare, dai nostri clienti tedeschi ci giungono notizie di una nuova richiesta dei loro rivenditori per il 2026: la certificazione GlobalGAP SPRING. I coltivatori polacchi sono preoccupati, perché il tempo a disposizione per adeguarsi è limitato e sembra che anche gli enti di certificazione in Polonia non siano ancora sufficientemente informati al riguardo. Ritengo che l'aumento delle certificazioni sui mercati esteri possa spingere i produttori polacchi di mirtilli a concentrare sempre di più le vendite sul mercato locale, che è già in grado di assorbire grandi volumi senza richiedere ulteriori formalità, e mantenendo comunque prezzi competitivi".

"Questa stagione dei mirtilli dovrebbe rappresentare una svolta per gli esportatori polacchi, perché è il primo anno in cui possiamo esportare i nostri frutti in mercati di grandi dimensioni come India e Cina. Berrytrade e i suoi coltivatori associati hanno impiegato un paio di mesi per completare tutti i requisiti formali e superare i severi controlli necessari per essere inseriti nell'elenco degli esportatori e coltivatori autorizzati a esportare in Asia. In termini di volume, non c'è dubbio che la maggior parte dei mirtilli sarà venduta localmente, ma anche a rivenditori polacchi e clienti di altri Paesi europei", conclude Stefaniak-Syguła.

Per maggiori informazioni:
Sandra Stefaniak-Syguła
Berrytrade
+48 692 640 720
[email protected]
www.berry-trade.com