C'è fermento negli agrumeti della Puglia, malgrado le difficoltà affrontate dagli agricoltori locali siano state notevoli, a causa del clima bizzarro dei mesi precedenti. Per le clementine precoci Orange Rubis e Orogros, si stima di partire con la raccolta intorno al 15-20 ottobre.
"È stata un'estate complicata per alberi e frutti, per due aspetti: picchi di temperatura proibitivi per le piante e assenza di risorse idriche hanno generato notevoli danni, traducibili in una riduzione dei volumi e difetti estetici ai frutti. Ora, le recenti piogge e il calo termico sono una manna dal cielo, soprattutto per le clementine. In alcuni appezzamenti si registra una completa assenza di agrumi. C'è chi è riuscito con difficoltà a salvare le strutture arboree. Chi non disponeva di acqua proveniente da pozzi artesiani ha avuto la peggio: il consorzio di bonifica non è riuscito infatti a garantire l'approvvigionamento a tutte le aziende. C'è un calo soprattutto per le arance, stimato in oltre il 30% su tutte le varietà". A parlare è l'imprenditore pugliese Floriano Convertino, titolare della Convif di Massafra (Taranto), azienda agricola che coltiva e vende agrumi nei mercati italiani ed europei.
Piante prive di frutti
C'è comunque un grande fermento tra le coltivazioni, specie per il clementine Comune. Da alcuni giorni si stanno sottoscrivendo contratti con i produttori. "Intermediari e commercianti sono alla ricerca di agrumi di qualità e che abbiamo pezzature idonee - dice Convertino - Quando l'offerta si mostra scarsa, ne trae vantaggio anche il prezzo di partenza, che al momento è indubbiamente superiore rispetto allo stesso periodo del 2023, per via anche delle maggiori spese di produzione, quali la gestione idrica - con frequente utilizzo di energia elettrica o gasolio per l'irrigazione - e la nutrizione, per il maggior apporto di elementi fondamentali a limitare lo stress delle piante".
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