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Intervento di Rosario Di Lorenzo, docente all’Università di Palermo

Uva da tavola: Cile e Perù sono concorrenti agguerriti

"Negli ultimi 5 anni, il primato italiano dell'uva da tavola si è affievolito, con Cile e Perù che rappresentano nuovi competitor agguerriti. Però l'Italia ha le carte in regola per restare un punto di riferimento". Rosario Di Lorenzo, docente all'Università di Palermo e presidente dell'Accademia italiana della vite, è un esperto di fama internazionale e sua sarà la relazione di apertura nella prima giornata del Simposio Mondiale che a Macfrut (8-10 maggio 2024) richiamerà i massimi esperti del settore in ambito internazionale.

Di Lorenzo anticipa alcuni passaggi che esporrà al Table Grape Symposium a Rimini: "Alcuni Paesi, specie quelli sudamericani, hanno saputo cogliere prima di noi quelli che sono i cambiamenti legati alle mutate esigenze dei consumatori e del mercato. Nonostante ciò, l'Italia rimane una vera potenza per quanto riguarda l'uva da tavola: siamo il primo Paese in Europa in termini di superfici, produzione e volumi esportati, mentre a livello mondiale siamo il settimo produttore. Il contributo della ricerca italiana per lo sviluppo del comparto è riconosciuto, basti citare ad esempio la tematica della viticoltura 'protetta' per l'ampliamento del calendario di offerta".

Il docente entra poi nel merito della produzione in Italia. "La produzione italiana avviene in un'area di 45mila ettari di vigneti e può contare su oltre 900mila tonnellate di prodotto all'anno, di cui il 45% viene esportato. La superficie coltivata ad uva da tavola ha subito un evidente processo di 'meridionalizzazione': la Puglia rappresenta il 55% del potenziale produttivo e la Sicilia il 41%".

E ancora: "Negli ultimi anni, l'orientamento dei consumi e quindi della produzione è andato verso le varietà apirene. In Puglia, nell'ultimo triennio, quasi il 100 per cento dei nuovi impianti è stato realizzato con varietà senza semi, mentre in Sicilia la percentuale non supera il 25%. I principali paesi in cui esportiamo in Europa sono Germania e Francia. Dobbiamo attrezzarci per esportare di più in tutti i paesi consumatori".

Infine, alcune considerazioni sull'uva da tavola: "La qualità dell'uva da tavola dipende ad esempio dalla colorazione uniforme degli acini, che assume sempre maggiore valore, così come la shelf life. Grande rilevanza hanno gli aspetti legati al packaging. Ricerca, innovazione, pianificazione e aggregazione rappresentano i quattro pilastri necessari per continuare a garantire all'Italia un ruolo di paese leader nel contesto internazionale dell'uva da tavola".

Macfrut Table Grape Symposium
Tutto il mondo dell'uva da tavola si ritrova a Macfrut in una tre giorni (8-10 maggio 2024) che farà incontrare l'intera filiera: top player, operatori del mercato, università, agronomi, tecnici del settore. Protagonista l'uva da tavola, prodotto simbolo della 41esima edizione di Macfrut, con la Puglia, principale produttore in Italia, Regione partner della Fiera.

Tre gli eventi del Simposio: il Macfrut Table Grape Symposium nella prima giornata con esperti da tutto il mondo (8 maggio); Macfrut Table Grape Global Players sui trend di mercato e l'andamento della produzione (giovedì 9 maggio); Table grape in the field con visite tecniche in un campo prova allestito all'interno della fiera (venerdì 10 maggio). Il Simposio è coordinato da Bruno Mezzetti dell'Università Politecnica delle Marche.

Per maggiori informazioni
www.macfrut.com

Data di pubblicazione: