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Patogeni fungini e, potenzialmente, un coleottero come vettore

Moria del fico in Sicilia

In Sicilia, come in altre regioni italiane, la sopravvivenza delle piante di fico (Ficus carica) appare a rischio.

Una recentissima ricerca coordinata dal Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università di Catania, condotta in collaborazione con l'Università di Torino e il Westerdijk Fungal Biodiversity Institute (Paesi Bassi) e appena pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Plant Disease (American Phytopathological Society), ha permesso di accertare il ruolo di numerose specie fungine come responsabili delle morie degli alberi di fico nel territorio siciliano.

Figura 1. Necrosi sottocorticale dei tessuti legnosi del tronco e del colletto radicale di piante di fico (Foto del dott. Giorgio Gusella)

Le specie fungine isolate dagli alberi che deperiscono sono state rinvenute anche nel corpo di esemplari adulti, emergenti da porzioni di tessuto sintomatico, del coleottero scolitide Criphalus dilutus. Grazie alla segnalazione di Giuseppe Campo del Servizio Fitosanitario del caso fitopatologico, è stato accertato che le piante sintomatiche presentavano degli imbrunimenti sottocorticali più o meno espansi lungo la zona del colletto radicale, riconducibili facilmente a patogeni fungini, aventi un'attitudine necrotrofa.

Figura 2. Necrosi sottocorticale dei tessuti legnosi del tronco e del colletto radicale di piante di fico (Foto del dott. Giorgio Gusella)

Eseguendo un leggero scortecciamento superficiale, è stato possibile rilevare l'avanzamento della necrosi dei tessuti legnosi, ben distinta dal resto dei tessuti ancora verdi (Figura 1 e 2). In alcuni casi, la necrosi riesce a raggiungere le porzioni più interne del tronco sino al midollo. Le piante maggiormente colpite da questo quadro sintomatologico presentano inoltre una crescita stentata, maggiormente osservabile alla ripresa della stagione vegetativa, mentre nei casi più gravi si assiste al collasso dell'intera pianta (Figura 3).

Figura 3. Collasso di un esemplare adulto di una pianta di fico (Foto del prof. G. Polizzi)

Inoltre, le zone del tronco colpite dai sintomi sopra descritti presentano numerosi fori riconducibili alle gallerie prodotte del coleottero C. dilutus (Figura 4). Questo piccolo coleottero scolitide, dal corpo cilindrico e di lunghezza prossima ai 2 mm, è in grado di svilupparsi negli strati sottocorticali della pianta ospite. Sia gli adulti che gli stadi giovanili dell'insetto scavano un complesso sistema di gallerie all'interno degli strati corticali, interrompendo il flusso floematico (Figura 5). Il danno a carico delle piante attaccate è quindi dovuto sia all'attività di alimentazione da parte del coleottero sia alla sua associazione con funghi fitopatogeni che complicano il quadro fitopatologico.

Dalle analisi di laboratorio condotte sui tessuti sintomatici sono state rinvenute diverse specie fungine, alcune delle quali già note, secondo la letteratura scientifica internazionale, per essere dei patogeni fungini molto aggressivi, specialmente nei confronti del fico. Nello specifico, le specie identificate sono state: Botryosphaeria dothidea, Ceratocystis ficicola, Diaporthe foeniculina, Neocosmospora bostrycoides, N. perseae e Neofusicoccum luteum. Alcune specie oggetto dello studio quali Botryosphaeria dothidea, Diaporthe foeniculina, e Neofusicoccum luteum appartengono a delle grandi famiglie fungine le cui specie sono note per essere agenti di cancri e moria di numerose specie legnose da frutto in tutto il mondo.


Figura 4. Segni nella corteccia della presenza di fori di ingresso dello scolitide C. dilutus. Da notare l'alone attorno ai fori scavati dall'insetto, sintomo di una necrosi sottocorticale (Foto del dott. Giorgio Gusella)

Si tratta quindi di specie altamente polifaghe, in grado di "saltare" da un'ospite vegetale all'altro. Le altre specie rinvenute in questo studio quali Neocosmospora bostrycoides e N. perseae (conosciute anche con il precedente nome del genere Fusarium) seppur ben note anche queste per essere storicamente dei patogeni tellurici, solo recentemente si stanno studiando più da vicino per il loro ruolo come agenti di cancro nelle colture legnose, e in particolare per il fico. Infine, la specie Ceratocystis ficicola è risultata avere un ruolo di particolare rilievo nell'indagine condotta, in quanto oltre a essere stata rinvenuta sia sul tessuto legnoso sintomatico sia nel corpo dell'insetto, ha mostrato un comportamento particolarmente aggressivo nei confronti di quest'ospite, in quanto in grado di causare vistose lesioni in brevissimo tempo anche in associazione a sintomi di deperimento della chioma.

Figura 5. Adulto neoformato del coleottero scolitide Criphalus dilutus nello strato subcorticale di una branca di fico infestata (Foto del dott. Antonio Gugliuzzo)

Questi risultati sono in accordo con quanto riportato a livello mondiale da altri studiosi che hanno imputato al patogeno C. ficicola un ruolo chiave nell'eziologia di importanti malattie del fico a carico dei tessuti legnosi e dell'apparato radicale. Le nostre analisi, dopo aver appurato l'identità dei funghi coinvolti, si sono concentrate sulla riproducibilità dei sintomi osservati in campo in condizioni di laboratorio, attraverso inoculazioni artificiali di piante sane di fico. I risultati ottenuti confermano che tutte le specie identificate sono state in grado di indurre sintomi simili a quelli osservati, quali necrosi e imbrunimenti, seppur ovviamente con intensità differenti. Le specie C. ficicola e le due specie di Neocosmospora sono risultate essere le più aggressive tra quelle testate. Lo studio in questione ha rivelato non solo la pericolosità delle specie fungine oggetto d'indagine e dello scolitide, ma ha messo in luce il potenziale distruttivo derivante dell'associazione di questi microrganismi con C. dilutus che può compromettere lo sviluppo della coltivazione del fico in Italia.

BIBLIOGRAFIA PER APPROFONDIRE:
Gusella, G., Gugliuzzo, A., Guarnaccia, V., Martino, I., Aiello, D., Costanzo, M. B., Russo, A., Groenewald, J.Z., Crous, P.W. & Polizzi, G. (2024). Fungal Species Causing Canker and Wilt of Ficus carica and Evidence of their Association with Bark Beetles in Italy. Plant Disease, (first look, in press).
Gugliuzzo, A., Gusella, G., Leonardi, G. R., Costanzo, M. B., Ricupero, M., Rassati, D., Biondi, A. & Polizzi, G. (2023). From a cause of rapid fig tree dieback to a new threat to mango production: the invasive bark beetle Cryphalus dilutus Eichhoff (Coleoptera: Curculionidae, Scolytinae) and its associated fungi found on mango trees in Europe. EPPO Bulletin, 53(3): 663-670.
Tsopelas, P., Soulioti, N., Wingfiield, M. J., Barnes, I., Marincowitz, S., Tjamos, E. C., & Paplomatas, E. J. (2021). Ceratocystis ficicola causing a serious disease of Ficus carica in Greece. Phytopathologia Mediterranea 60(2): 337-349.

*Moria del fico in Sicilia: funghi responsabili e ruolo di un coleottero potenziale vettore.
Studio di Giorgio Gusella, Antonio Gugliuzzo, Giancarlo Polizzi.