"Abbiamo dato il via alla campagna dell'asparago verde e bianco a fine febbraio con un'ottima domanda. Anche le temperature sono state miti, pertanto c'è stata una buona produzione in campo. L'arrivo di perturbazioni i primi di marzo ha creato diversi problemi, soprattutto in relazione alle difficoltà nella raccolta, che abbiamo dovuto rimandare a causa delle grandi quantità di acqua cadute in poche ore. Le piante sono andate in forte stress e la produttività è scesa. Abbiamo dovuto affrontare una serie di problemi in campagna che non solo hanno innalzato i costi di raccolta, ma l'hanno ostacolata per via del fango che ha inondato i terreni. Per fortuna, la situazione delle avversità climatiche è rientrata". Così riferisce Michele Baraldo titolare, con i fratelli Fabio e Andrea, di Agricola Baraldo, situata in provincia di Padova, a Pernumia, un territorio ai piedi dei colli Euganei di origine vulcanica, ideale per le produzioni di asparago e ortaggi in genere.
"Il mercato interno, almeno inizialmente, non è stato troppo entusiasmante, al contrario dell'export che ha invece registrato cifre importanti. L'asparago bianco e verde è molto apprezzato all'estero, soprattutto in Svizzera, Germania ed Austria. Paesi i cui consumatori cercano la massima qualità e pertanto sono disposti a pagare cifre importanti per assicurarsi parte dei quantitativi iniziali, che sono molto ridotti. Nel mercato interno, al contrario, i prezzi iniziali vengono percepiti come eccessivi e infatti per questo articolo i maggiori consumi, secondo me, si avranno non appena i volumi aumenteranno e i prezzi subiranno una flessione".
"Utile sottolineare che le spese per produrre l'asparago aumentano di anno in anno, dalla manodopera sempre più difficile da reperire - che incide moltissimo per via della raccolta a mano - alla lavorazione in stabilimento, al packaging e a tutti i costi di gestione degli impianti. In realtà, facendo la somma dei costi totali di produzione dell'asparago - e tenendo conto dello storico delle campagna di commercializzazione precedenti - forse sarebbe da alzare ulteriormente l'asticella del prezzo massimo percepito, esattamente come succede all'estero per questa coltura che, alla produzione, viene remunerata bene proprio tenendo in considerazione i costi totali di produzione".
"Al momento, l'asparago bianco continua a mantenere un buon prezzo, l'estero va a gonfie vele e considerato che sono aumentati anche i quantitativi, il prezzo tiene. Prevediamo che ci saranno buone richieste di asparago fino a Pasqua, con prezzi abbastanza stabili. Cosa succederà dal mese di aprile in poi è ancora prematuro da immaginare, in quanto non sappiamo cosa aspettarci soprattutto dal punto di vista meteorologico e dei consumi".
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