All'inizio della stagione Jan van der Lans aveva annunciato che questa sarebbe stata la sua ultima stagione con le cipolle. "È diventata una campagna memorabile. L'aumento dei prezzi è stato così rapido nel lungo periodo, non mi era mai capitato prima. Nei giorni scorsi abbiamo venduto le ultime cipolle provenienti dal Cile e dall'Argentina. Tra quindici giorni è previsto un altro piccolo ingresso dalla Nuova Zelanda, ma la maggior parte di queste sono già state vendute. In effetti, nonostante i prezzi follemente alti, le cipolle vanno a ruba. Bisogna solo fare attenzione al saldo dei crediti".
"L'aumento dei prezzi delle cipolle d'importazione è cominciato dopo la fiera di Berlino, ai primi di febbraio, ma in realtà è stato troppo veloce. Un mese fa, il mercato ha avuto una breve flessione, ma dalla scorsa settimana è tornato ad infiammarsi e non si fermerà fino all'arrivo del nuovo raccolto, perché non ci sono alternative".
"Anche la stagione 2018/19 è stata memorabile, ma ora la situazione è ancora più estrema, perché la follia è scoppiata molto presto e le cipolle sono diventate ancora più costose. Il prodotto olandese sta superando 1 euro, per la Nuova Zelanda il prezzo al chilogrammo è di circa 1,30 euro e le cipolle egiziane si vendono a 80-90 centesimi", elenca Jan.
"Abbiamo ricevuto i primi sette container di cipolle rosse egiziane. Ma anche in questo caso c'è una carenza. I prezzi sono alti. Di solito a giugno c'è un'abbondanza di cipolle dall'Egitto, ma quest'anno non sarà così. Le quotazioni sono a un livello molto fisso. I primi importatori hanno iniziato a produrre cipolle dalla regione del Delta egiziano - ha dichiarato van der Lans - Anche le cipolle bianche sono state molto richieste in questa campagna, anche se si tratta sempre di un'attività a parte, soprattutto per gli specialisti dell'Europa meridionale".
Van der Lans non è preoccupato dalla concorrenza extra nell'importazione di cipolle. "Chiunque può provarci, ma per avere prodotto ora bisogna avere un rapporto concreto con il proprio fornitore. Inoltre, l'anno prossimo la situazione potrebbe essere molto diversa. Quest'anno l'Europa ha avuto oltre il 20% di cipolle in meno e la domanda è alle stelle. Ma negli ultimi anni la preferenza del commercio al dettaglio europeo è stata quella di scegliere il più possibile il locale per il locale. Di conseguenza, le opportunità per le cipolle d'importazione si stanno riducendo. Solo quest'anno abbiamo un'annata eccezionale".
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