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La quotazione del pomodoro da industria in Spagna condizionerà le trattative in Italia?

“L’Italia ha sempre avuto il prezzo più caro al mondo per il pomodoro fresco destinato all'industria. La notizia della chiusura delle contrattazioni del prezzo del pomodoro spagnolo a 150 euro/ton, a causa della crisi idrica, ha avuto un effetto dirompente sul mercato proprio perché giunto nel bel mezzo della negoziazione in corso nel distretto del Nord Italia, che è un’area colpita dalla stessa scarsità d'acqua. Storicamente, il distretto del sud Italia ha a sua volta siglato un pricing più alto rispetto a quello del Nord Italia. Questi meccanismi rischiano di innescare logiche speculative da parte di alcuni operatori agricoli, con conseguenze nefaste sui prezzi finali al consumatore finale, già alle prese con una inflazione galoppante”. Così Gianmarco Laviola, Amministratore Delegato di Princes Industrie Alimentari nel rivolgersi a più di 40 rappresentanti delle principali cooperative e produttori della Capitanata (in Puglia).

"In Princes Industrie Alimentari abbiamo sempre considerato questa negoziazione basata sui “giochi di forza” tra le parti come un qualcosa che si posiziona al di fuori dalle logiche della sostenibilità, anche perché sposta nel tempo la definizione di un prezzo di riferimento, compromettendo la capacità della parte agricola di pianificare con cognizione i propri investimenti. Ormai da quattro anni, sulla base degli impegni presi all’interno del 'Contratto di Filiera del pomodoro da Industria', il nostro prezzo è elaborato da un autorevole ente terzo, il dipartimento di Agraria dell’Università di Foggia, che definisce il costo della coltivazione dell’”oro rosso” in Capitanata, considerando anche un margine di guadagno equo per la parte agricola. Il prezzo finale è poi avallato da Coldiretti".

"Questo approccio estremamente trasparente ci permette, anche per la stagione 2023, di anticipare i tempi rispetto a tutte le altre industrie di trasformazione, avendo noi, alla data odierna, già contrattualizzato circa il 60% del nostro fabbisogno per la prossima campagna. Coloro che hanno già firmato, hanno offerto a Princes Industrie Alimentari tra il 15% ed il 20% di prodotto in più rispetto alla scorsa stagione, in linea con le previsioni".

“Sul versante dei trapianti, in base alle informazioni provenienti delle ditte sementiere e agli ordini inviati ai vivai per le piantine, è possibile stimare in Puglia un incremento degli ettari del 15% rispetto all’anno scorso. Questo, senza un’attenta programmazione - storico limite del rapporto tra parte agricola e parte industriale al sud Italia - genererà, in uno o più periodi della prossima campagna, un eccesso di offerta di pomodoro fresco, che l’industria non sarà in grado di assorbire”.

"Anche in Puglia, come in gran parte d’Italia, questo inizio 2023 è stato caratterizzato da scarse precipitazioni. Tuttavia, grazie anche a importanti nevicate nello scorso inverno, la diga di Occhito - principale fonte d'acqua da irrigazione per la nostra regione - ha risorse idriche a sufficienza. Il problema della disponibilità di acqua sul lungo termine desta tuttavia serissime preoccupazioni, soprattutto alla luce dell’assenza di infrastrutture (invasi artificiali) adeguate. Proprio su questo tema, in Princes, considerata la natura della lavorazione del pomodoro - che sfrutta quantità d’acqua notevoli - e l’impegno a favore di una maggiore sostenibilità ambientale dei processi, abbiamo avviato un progetto congiunto con l’Università di Foggia e poi con la società Evjia che, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative di Agricoltura 4.0, permette una riduzione dell’acqua da irrigazione del -25%".

“Il nostro settore ha un’elevata intensità di lavoro. In Princes Industrie Alimentari soffriamo la carenza di personale specializzato sul territorio. Anche per questo motivo, abbiamo avviato un programma di formazione e avviamento al lavoro con l’Università di Foggia, da sempre molto sensibile e proattiva sull’argomento. Il nostro stabilimento impiega oltre 500 lavoratori durante tutto l’anno, mentre il personale coinvolto nelle attività ha superato le 1.100 unità al culmine della campagna del pomodoro 2022”.

 

"Riteniamo - conclude Gianmarco Laviola - che la sfida più importante del comparto sia garantire la sostenibilità della nostra filiera, dare vita a una strategia condivisa lungo l’intero comparto, che sia in grado di mettere in luce il valore e la competitività del pomodoro made in Italy, per poterlo affermare nei mercati internazionali non solo come il pomodoro più buono, ma anche come il più sostenibile al mondo. Al fine di rendere concreta questa strategia, sarà imprescindibile che tutte le parti collaborino per lo stesso obiettivo, investendo forze e risorse a favore della sostenibilità e nello sviluppo di soluzioni di Agricoltura 4.0".

Per maggiori informazioni:
Princes Industrie Alimentari Srl

Località Incoronata - Zona ASI
71122 Foggia (FG) - Italy
+39 0881 352 400
www.princesgroup.com