Dopo i due giorni di maltempo, l'8 e il 9 febbraio scorsi, che hanno devastato numerose aziende agricole in Sicilia, è cominciata una difficile conta dei danni. L'acqua inizia a defluire lentamente da campi e serre, ma in alcuni punti purtroppo ci vorranno ancora giorni per entrare fisicamente negli appezzamenti.
In alcuni punti ci vorranno giorni prima che l'acqua defluisca
Come definire quanto accaduto se non come un disastro annunciato e, soprattutto, come sta reagendo il mercato alla luce di un'inevitabile crollo della produzione?
In preda all'incuria e privata della necessaria manutenzione dei corsi d'acqua, la Sicilia agricola subisce inerme i cambiamenti climatici.
La contrazione dell'offerta spinge i prezzi a un rapido rialzo
"E' una reazione più che normale - commenta un operatore commerciale - il disastro provocato dal maltempo è enorme e dobbiamo fare i conti con minori forniture di merce sia al mercato ortofrutticolo, sia presso i magazzini di condizionamento e confezionamento della Sicilia sudorientale. In pratica, tutta la zona di produzione locale è stata interessata da perdite a macchia di leopardo. La zona di Dirillo, infine, è completamente alluvionata a seguito dell'apertura della diga Ragoleto. Vedremo nei prossimi giorni, quando ci renderemo esattamente conto della disponibilità di prodotto in campagna rispetto al momento precedente al ciclone, come si muoveranno le quotazioni."
Ecco cosa resta dopo il passaggio di una piena (peraltro modesta, in questo caso) in una serra di pomodoro
Frattanto, nella mattinata di lunedì scorso il pomodoro ciliegino ha quotato 3,20 - 3,50 euro al kg; datterino 3,40 - 3,60 euro/KG; zucchina verde scura 2,20 - 2,40 euro/kg; melanzana 2,90 -3,10 euro/kg; peperoni rossi 3,20 -3,40; peperone giallo 3,50 - 3,80. Ma è bastato un giorno perché i prezzi scendessero per ritornare, quasi, all'equilibrio pre-ciclone.
Anche le Istituzioni si sono messe in moto e, nella giornata di domenica, oltre alla visita del Governatore Schifani (vedi Freshplaza del 13/02/2023) si è tenuto un incontro a Vittoria, città capofila della fascia vocata all'ortofrutticoltura siciliana, nel corso del quale è intervenuto l'assessore regionale all'Agricoltura, Luca Sammartino, il quale ha auspicato un rapido ritorno alla normalità.
Ci sarà anche un enorme danno ambientale da gestire
L'assessore chiede di procedere all'immediata quantificazione dei danni e, a seguire, all'attivazione del fondo di solidarietà che è di competenza del Governo nazionale. La prevenzione rimane tuttavia il tasto dolente, per evitare il continuo ripetersi di simili disastri. "Abbiamo attivato gli ispettorati agrari affinché diano seguito alla preparazione delle schede di rilevamento dei danni perché sia agile il passaggio dei dati sui danni al Governo", ha dichiarato Sammartino.
Presente all'incontro anche il dirigente generale dell'assessorato all'Agricoltura, Dario Cartabellotta, il quale ha fornito qualche spunto di tipo tecnico burocratico, specificando che la segnalazione di calamità naturale non va confusa con l'asseverazione del danno subito, senza la quale non è possibile ottenere i ristori. "In passato è accaduto che fossero disponibili i fondi, ma che non si è potuto erogarli perché mancava la documentazione necessaria".
Sammartino, Aiello, Cartabellotta
Presenti all'incontro anche i sindaci del comprensorio, tra cui quello di Vittoria, Francesco Aiello, che ha ospitato gli intervenuti nel palazzo di città.