All'inizio degli anni '90, Peter Buss ebbe l'idea di costruire uno strumento in grado di monitorare il livello di umidità del suolo. Grazie all'aiuto dell'ingegnere elettronico Ric Gatto, nel 1991, dopo circa un anno di prove e collaudi, venne messo a punto uno strumento in grado di rispondere in modo preciso ai cambiamenti di umidità del suolo, senza che la misurazione venisse influenzata da altri elementi (Figura 1).
Figura 1
Il passaggio successivo fu quello di costruire artigianalmente undici sonde dotate di tre sensori ciascuna, collegate a data logger per la registrazione dei dati. Le prime installazioni vennero effettuate in terreni coltivati con cipolle e patate e, di conseguenza, cominciò in quel periodo il processo di interpretazione dei dati e di assistenza agli agricoltori, i quali dovevano fidarsi della nuova tecnologia, diminuendo o incrementando la quantità di acqua fornita alla coltura.
Fu in quel momento che gli agricoltori compresero l'importanza di un simile strumento, aiutando Peter a creare la nuova azienda: Sentek Technologies.
Figura 2
Nel 1991, per la trasmissione del dato dalla sonda venivano utilizzate macchine per fax e "soltanto" nel 1993 venne presentato l'antenato dell'attuale software IrriMAX (Figura 2), per rispondere a due domande cruciali per ogni agricoltore: "quando irrigare e quanta acqua fornire alla pianta".
Da quel momento in poi, Sentek ampliò gradualmente la gamma di prodotti offerti, migliorando ognuno di essi in funzione dei riscontri da parte della propria rete di rivenditori, sulla base delle esperienze maturate. Ciò portò alla creazione di altri strumenti, come il Diviner nel 1999, una sonda portatile in grado di effettuare dieci letture di umidità in due secondi, e dei sensori Triscan nel 2004, per permettere la misurazione della salinità.
Figura 3
A seguire, arrivò il turno di IrriMAX live (Figura 3). Era il 2013 e il software diventava disponibile anche in internet e quindi l'accesso poteva essere effettuato da qualsiasi dispositivo dotato di connessione.
La sonda Drill&Drop, come la conosciamo ora, fu commercializzata per la prima volta nel 2014 (Figura 4). Si trattava di una nuova concezione dello strumento di misurazione, con i sensori posti all'interno del corpo della sonda, totalmente sigillata e, tra le altre cose, installabile con un nuovo metodo validato: Drill&Drop, che letteralmente significa forare il terreno e lasciar cadere la sonda.
Più recentemente, per assecondare le esigenze degli agricoltori, veniva messa a punto una nuova idea di sonda, che potesse essere installata con lo stesso metodo della precedente, ma senza cavi: La Bluetooth Drill&Drop, in grado di comunicare il dato misurato tramite la tecnologia bluetooth.
Paolo Antini di Sentek
"Sentek, grazie alla visione di lungo periodo - afferma il referente Paolo Antini - e al costante miglioramento dei propri prodotti, è riuscita a soddisfare molte delle esigenze che il mercato ha mostrato. Per tale motivo, nel 2023, risulta essere un marchio ampiamente riconosciuto e diffuso in più di 80 Paesi. Inoltre, se prima sembrava essere un valore aggiunto per ogni azienda agricola che volesse avere un maggiore controllo delle proprie pratiche agronomiche, le sfide climatiche attuali rendono questa tecnologia sempre più una leva fondamentale su cui costruire una gestione sostenibile e virtuosa dei processi produttivi".
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