Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Secondo giorno di Fruit Attraction: un ritorno all'era pre-Covid

Dopo il debutto decisamente positivo in termini di visitatori, anche la seconda giornata della fiera di Madrid, quella che da sempre è la più frequentata, si è conclusa con il pienone e dunque con un’affluenza che, da quanto ci dicono gli espositori italiani, sembra sia tornata ai livelli pre-pandemia.

La 14ma edizione di Fruit Attraction si conferma dunque un evento di elevato spessore internazionale, cui gli operatori del settore non possono mancare, neanche in contesti economici internazionali poco incoraggianti.

La maggior parte dei padiglioni, specie quelli centrali, sono stati presi d'assalto da una marea di gente arrivata da ogni parte del mondo.

Dalla Hall 9, Alida Stigliano, responsabile marketing di Nova Siri Genetics, ci spiega: "In questi primi due giorni, l’affluenza è tanta e addirittura maggiore rispetto a quella delle ultime edizioni pre-covid della manifestazione, segno che la rassegna madrilena è in continua crescita e che c’è la voglia di tornare a riprendere i contatti di persona".

“Siamo molto entusiasti di questa partecipazione al Fruit Attraction, finalmente senza restrizioni dovute alla pandemia. Questa kermesse rappresenta un appuntamento unico per l’internazionalizzazione della nostra società, grazie ai tanti incontri presso lo stand, con i player esteri del settore dei berries”.

Francesco Ruggia commenta invece dal padiglione 8, tra gli spazi più frequentati della fiera: "Quest'anno abbiamo avuto un'affluenza piuttosto importante. Molti clienti ci hanno fatto visita, illustrandoci però che la situazione commerciale non è proprio rosea, a causa dei rincari energetici".

"C'è chi viene in fiera per fare indagini di mercato. A concretizzare sono comunque pochi. La crisi economica si fa sentire anche per le imprese più strutturate. La fiera è comunque un luogo ideale per presentare nuovi prodotti. È sempre crescente l'interesse verso i sistemi di protezione, proprio per l'intensificarsi dei fenomeni climatici anomali, oltre che per la pressione dei fitopatogeni".

C'è anche chi a Madrid, quest'anno, ha partecipato come espositore per la prima volta, proprio come il Club Linbo, del quale ci parla Aldo Gallo (responsabile commerciale). "È la nostra seconda fiera, dopo quella di Berlino lo scorso aprile. Siamo molto soddisfatti dei risultati finora ottenuti. L’interesse internazionale per il prodotto italiano è sempre molto alto e la partecipazione di aziende provenienti da tutte le nazioni ha permesso di dare visibilità ai nostri prodotti, incontrare partner e trovarne di nuovi".

Salvo Laudani, marketing manager di Unifrutti Europe, conferma l'opinione diffusa secondo cui l'edizione 2022 di Fruit Attraction è un vero e proprio successo. "C'è anche da dire - ha sottolineato Laudani - che in fiera si lavora molto se si viene preparati, fissando gli appuntamenti con largo anticipo e rispettando la tabella di marcia: questo è ciò che fa la vera differenza per chi partecipa a questi importanti momenti per l'ortofrutta".

Alla domanda sulla direzione che il comparto sta prendendo, Laudani ha risposto: "Attualmente, in un contesto geopolitico ed economico inedito, uno dei maggiori problemi che avranno effetti diretti e immediati rischia di essere la politica comunitaria sui fitofarmaci. L'Europa, entro il 2030, taglierà del 50% l’impiego dei principi attivi; una condizione che rischia di mettere a repentaglio le produzioni. Aggiungiamo a ciò i rincari dell'energia e la drammatica flessione dei consumi, ed ecco che rischiamo di finire in ginocchio. Il settore inoltre soffre della mancanza di adeguate strategie di comunicazione orientate al consumatore, affinché incrementi gli acquisti dei prodotti freschi e trasformati. Bisogna, insomma, attivare un pacchetto di misure che possa rilanciare il comparto e far ripartire i consumi".

A cura di Vincenzo Iannuzziello e Gaetano Piccione.