La giuria del Festival del pomodoro antico di Santa Cruz de Bezana, che si trova nella regione settentrionale spagnola della Cantabria, ha scelto il miglior pomodoro della Spagna e il vincitore di questa edizione è una varietà che è andata quasi estinta, cioè il pomodoro Aretxabaleta.
David Aguirre, che ha un orto con 250 piante di questa varietà di pomodoro rosa, ha convinto la giuria con uno dei suoi esemplarii. Aguirre ha citato il merito di Koldo Zubizarreta, un coltivatore di Aretxabaleta, nella provincia di Gipuzkoa, che ha salvato questa varietà di pomodoro locale ripiantando i semi e parlando del pomodoro ad altri coltivatori della zona. "Con lui è iniziato tutto, ha diffuso i semi e anche noi abbiamo iniziato a coltivare la varietà", racconta.
"Il pomodoro è molto dolce e non contiene quasi acqua. Quindi è molto saporito - dice Aguirre, che sottolinea anche che la buccia e la polpa si combinano perfettamente - Quando li mastichi, non si sfaldano". Per godere appieno del suo sapore è necessario lasciare che il pomodoro maturi completamente. "Alcuni lo mangiano un po' verde, ma io non lo consiglio. È meglio consumare il prodotto molto maturo e non aggiungere sale o olio, che possono alterarne il sapore", sottolinea Aguirre, che al momento non intende commercializzare i suoi pomodori.
"Chissà in futuro, ma al momento stiamo ancora studiando le possibilità di questo pomodoro. Non abbiamo intenzione di rovinare tutto quello che abbiamo ottenuto per guadagnare qualche euro in più a scapito della qualità o della biodiversità", conclude.
Altri premi
Il festival, che quest'anno era alla sua quarta edizione, ha assegnato anche altri premi, come quello per il miglior pomodoro della Cantabria, che questa volta è andato alla varietà Barcenilla. A livello internazionale è stata premiata la varietà italiana Pantano Romanesco. La giuria comprendeva Aitor Buendía, giornalista gastronomico e vincitore del Premio Euskadi di Gastronomia, Juan Redondo, coltivatore e direttore di Huerto esVida, e Pablo Gómez, presidente della Banca Comunale dei Semi di Bezana.
Fonte: lavanguardia.com