Per la stagione 2021/22, la produzione mondiale di mele è prevista in aumento di 1 milione di tonnellate, raggiungendo 81,6 milioni di ton, considerato che ci sarà un aumento delle forniture cinesi e i diversi Stati membri dell'Ue si riprenderanno dopo le condizioni meteo avverse dell'anno precedente. Si prevede che le importazioni diminuiranno, a causa delle spedizioni limitate verso la Russia.
La produzione cinese dovrebbe aumentare di quasi 1 milione di ton a 45 milioni, grazie all'entrata in produzione delle nuove piantagioni, anche se una serie di eventi meteo avversi dovrebbe ridurre le forniture di frutta di alta qualità. Si stima che la superficie rimarrà pressoché invariata, ma alcuni agricoltori stanno convertendo la coltivazione in frutti più redditizi, come le ciliegie. Nonostante le maggiori forniture di frutta di qualità inferiore, si prevede che le esportazioni scendano di 72.000 tonnellate, a 1,0 milioni, poiché le interruzioni legate alla pandemia ostacolano le spedizioni verso diversi mercati chiave dell'ASEAN, tra cui Myanmar, Filippine e Thailandia. Si prevede che le spedizioni dalla Nuova Zelanda e dal Sudafrica manterranno le importazioni quasi invariate a 65.000 tonnellate.
La produzione dell'Ue è fissata all’incirca sugli 11,9 milioni di tonnellate poiché le perdite dovute alle gelate primaverili in Italia e Francia sono state compensate da raccolti più abbondanti nei principali Paesi produttori, come Polonia, Spagna e Ungheria. In linea con la produzione, le esportazioni sono previste quasi invariate a 1,0 milioni di tonnellate, mentre le importazioni salgono a 335.000 tonnellate, per le maggiori spedizioni dal Cile.
La produzione statunitense dovrebbe ridursi di 170mila tonnellate, a 4,3 milioni, il livello più basso dalla stagione 2012/13, poiché le alte temperature hanno influenzato la resa nello Stato di Washington e il gelo ha ridotto la produzione nel Michigan.
Nel rapporto di sintesi 2021 di maggio 2022, il National Agricultural Statistics Service (NASS) dell'USDA ha aggiornato i dati sulla produzione statunitense di agrumi e frutta a guscio. La riduzione delle forniture dovrebbe far scendere le esportazioni di 63.000 tonnellate a 715mila, il livello più basso dalla campagna 2007/08. La crescita sui mercati principali di Messico, Canada e Taiwan sono più che compensati dalle perdite in altri mercati asiatici, inclusa l'India. Si prevede che le importazioni aumenteranno di 11.000 tonnellate, a 120mila, per il maggior numero di spedizioni da tutti i principali fornitori.
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Fonte: apps.fas.usda.gov