E' disponibile da poco il nuovo packaging della ditta Caligari&Babbi, detentrice del brand Finò. "Si tratta di una linea premium - esordisce Marco Babbi - da 650 o 750 grammi. La confezione è green, con un cartoncino e un film privo di pvc. Il logo non lascia spazio a dubbi: Finocchio di Romagna e, sulla destra, una caveja stilizzata. La caveja, ossia il particolare e decorato perno che si usava nel giogo degli animali da tiro in queste zone, è il simbolo della Romagna".
La produzione romagnola proseguirà fino al termine del mese di giugno, per poi tornare in autunno. Il prodotto che può fregiarsi di questo marchio è solo il migliore, quello più croccante, fresco e profumato.
Babbi dà anche uno sguardo all'attuale situazione generale del comparto ortofrutticolo. "Non sono arrabbiato, ma triste. Da un lato, sosteniamo costi sempre in crescita; dall'altro c'è chi non ha capito che se non si fa qualcosa siamo tutti in crisi. Ci sono 20 centesimi di differenza, che rappresentano lo spartiacque fra sopravvivere e affondare: vale la pena azzerare la produzione italiana per 20 centesimi?".
Ma se il problema dei costi è grave, secondo Babbi e il socio Vittorio Caligari non è neppure quello peggiore. "Il meteo è un nemico ancora più subdolo. L'andamento del clima degli ultimi tempi sta sconvolgendo tutti i piani. Quest'anno, ad esempio, le varietà precoci sono giunte a maturazione tardi e quelle tardive presto. Il risultato? Sovrapposizione e qualità non sempre perfetta, che ha costretto ad attente selezioni e maggiore scarto in campagna".
La sede della Caligari&Babbi
"Non vorremmo esagerare - concludono Babbi e Caligari - ma il nemico numero uno delle nostre produzioni è ormai il clima".
Per maggiori informazioni
Caligari & Babbi srl
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