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Un esempio dall'Emilia Romagna

Ciliegie Sweet in bio, nessun problema di qualità

Con calibri medi superiori a 30 mm, zuccheri attorno a 18° brix e durezza maggiore 70 al Durofel, con Sweet Saretta sta per concludersi un'ottima campagna ciliegie presso l'azienda "Simonetta" di Lizzano di Cesena (Forlì-Cesena).

"Le tecniche di coltivazione delle ciliegie Sweet in biodinamico - precisa il titolare dell'azienda, Enzo Trapani - se abbinate a un'attenta gestione nella potatura di produzione in impianti ad alta densità, riescono a garantire un prodotto di ottima qualità. E, soprattutto, ciliegie più sane. Il resto lo fanno l'ambiente altamente vocato e i sistemi di protezione multifunzionali, a difesa delle tante avversità".

"Ben vengano - aggiunge Stefano Lugli di Unimore - tecniche di produzione più rispettose dell'ambiente e della salute dei consumatori. Spiace vedere la ciliegia sempre presente nella top ten dei frutti più contaminati da pesticidi. Inoltre - conclude Lugli - mi rammarica vedere che le nostre ciliegie siano divenute un prodotto di lusso. Un frutto di élite riservato a pochi eletti. Una ciliegia tira l'altra? Di questi tempi direi proprio di no".

Lizzano, sulle prime colline di Cesena, in un areale dove microclima e terreni sono particolarmente indicati alla frutticoltura, Trapani e la moglie Simonetta hanno dato vita a un progetto sul ciliegio in coltivazione biodinamica ad alta densità di impianto. Dei 17 ha complessivi, ben 10 dal 2017 sono investiti a ciliegio, con le nuove varietà serie Sweet innestate su portinnesto Gisela 6 e con sesti di impianto di 4m x 2m (= 1.250 alberi/ha) e allevamento a palmetta stretta.

Il ceraseto è interamente coperto con sistema multitasking monofila ed è dotato di un impianto di fertirrigazione a goccia. Il calendario di raccolta parte dalla prima settimana di maggio e termina nella seconda settimana di giugno.