Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Per supportare il settore e aumentare la produzione

Nasce un'organizzazione di produttori francesi di kiwi

È un momento importante per il settore del kiwi francese. In occasione del SIVAL, è stata annunciata la nascita di un'organizzazione di produttori francesi di kiwi. Il presidente François Lafitte ha fatto una panoramica sulla produzione francese e ha spiegato le sfide e gli obiettivi della nuova organizzazione.

La produzione francese di kiwi è in calo mentre i consumi aumentano
Da diversi anni, la produzione francese di kiwi è in calo. "Negli ultimi 5 anni, abbiamo perso più di 15.000 tonnellate, una flessione dovuta semplicemente all'invecchiamento dei frutteti", spiega François Lafitte.

© AOPn Kiwi de France   

La situazione è molto difficile perché, parallelamente, la bilancia commerciale tra esportazioni e importazioni è negativa. "Questo deficit commerciale è notevolmente peggiorato, passando da 67.000 tonnellate nel 2015 a 50.000 ton nel 2020, rappresentando una perdita di 17.000 ton, mentre il consumo di kiwi francesi continua ad aumentare. La bilancia commerciale era a -45.000 ton nel 2015, ed è scesa a -65.000 ton nel 2019. Ciò significa che il consumo di kiwi francesi è aumentato di 20.000 ton in 5 anni, un incremento molto importante. Purtroppo ne ha beneficiato il mercato d'importazione, invece della produzione francese".

© AOPn Kiwi de France

"È questa situazione che ci ha portato a fondare la AOPn, per riconquistare un mercato di consumatori e iniziare a produrre nel nostro Paese. L'obiettivo è aumentare i volumi francesi di 20.000 tonnellate (o 1.000 ettari) entro il 2030 e di 40.000 tonnellate (o 2.000 ettari) entro il 2035".

Tre sfide: riunire i produttori, riprendere il controllo sulla sperimentazione e rappresentare la produzione di kiwi presso le autorità pubbliche
La prima sfida è riunire i produttori in un'organizzazione animata dai legittimi interessi dell’industria francese. "Vogliamo che i produttori si riprendano il loro futuro".

"Con la creazione di questa AOPn, vogliamo unire le risorse e le energie di tutti per realizzare azioni di comunicazione sulla tecnica e la ricerca scientifica. Purtroppo non possiamo contare sul supporto di organizzazioni come INRA e CTIFL, per migliorare le tecniche di produzione. Oggi dipendiamo molto dagli sforzi tecnologici e tecnici della Nuova Zelanda, che privatizza questi esperimenti. A volte possiamo affidarci al supporto tecnico di Italia e Cina, ma le loro preoccupazioni sono diverse dalle nostre. Pertanto, la Francia ha bisogno di riprendere il controllo sulla sperimentazione e la capacità di far emergere le esigenze dei produttori di kiwi di quest’area".

Infine, l'organizzazione è stata creata per rappresentare la produzione presso le autorità pubbliche, al fine di recuperare lo svantaggio della produzione domestica.

François Lafitte al SIVAL 2022 / © FreshPlaza 

I quattro obiettivi dell'AOPn
"Il mercato dei kiwi esiste e anche il consumo c'è: il problema sta nella produzione e nella carenza di ettari. Dobbiamo trovare la soluzione insieme alle autorità pubbliche", spiega François Lafitte.

Per farlo, l'AOPn si è prefissata quattro obiettivi. "In primo luogo, vogliamo far convergere le attività di produzione, e i produttori membri e gli spedizionieri che vogliono aderire, e non sono ancora organizzati. Finora rappresentiamo quasi 1.900 ettari. Abbiamo dato all'organizzazione la forma giuridica di AOPn così da essere riconosciuta dalle autorità pubbliche".

"Questo ci porta al nostro secondo obiettivo, che è quello di sviluppare un programma per il finanziamento pubblico delle future piantagioni. Vorrei poter negoziare con le autorità pubbliche un piano di ripresa, specifico per la produzione di kiwi, in calo mentre i consumi aumentano. In altre parole, ridurre il nostro deficit commerciale su questo prodotto. Una sfida per noi".

"Il terzo obiettivo riguarda la ricerca e le azioni per combattere malattie e parassiti che colpiscono la produzione francese (mortalità dei frutteti, fra gli altri). Non abbiamo lavorato molto su queste tematiche e vorremmo che le organizzazioni di produttori investissero di più in questi ambiti. Nel 2023, la ricerca sarà inserita nelle azioni previste dal programma operativo* delle organizzazioni di produttori. L'idea è che le organizzazioni si mobilitino per finanziare questi programmi di ricerca che non esistevano per i kiwi".

*Sistema europeo che consente all'Ue di finanziare il 50% dell'importo per azioni come il miglioramento della qualità, il coordinamento del monitoraggio sanitario, la ricerca di mercato, fra gli altri).

"E, naturalmente, vogliamo avviare la registrazione presso le autorità pubbliche, chiedendo al Ministero dell'agricoltura francese di approvare il riconoscimento dell'AOP".

Membri dell'AOPn Kiwi de France
L'AOPn Kiwi de France comprende già i seguenti membri:
- SCAAP kiwifruits de France
- Coop VDL
- Coop Lorifruit
- Cadralbret
- Sas La Pinede
- Sa Sofruleg
- Sas Heliande
- Lorisol
- Agrucorse

Altre strutture stanno attualmente valutando la loro adesione.

Per associarsi sono necessari 50 euro/ettaro. "Attualmente, possiamo contare su un budget totale di 100mila euro per realizzare tutte le nostre azioni e raccogliere la sfida".

Per maggiori informazioni:
François Lafitte
AOPn Kiwi de France
francois.jean.lafitte@orange.fr