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Corilicoltura siciliana: dopo un 2021 disastroso si spera nella prossima campagna

La corilicoltura siciliana, con oltre 12mila ettari di noccioleti e un fatturato complessivo di 60 milioni di euro annui, ha una sua certa importanza nella produzione nazionale. Anche se spesso, pensando alle nocciole, sovvengono alla mente altre regioni. Eppure, anche qui non si scherza.



Purtroppo, però, il comparto isolano soffre dal 2019 di continui alti e bassi che non permettono la stabilizzazione dell'andamento produttivo. Tra le cause, si contano la presenza del ghiro dei Monti Nebrodi che, assieme agli eventi climatici, ha portato al lumicino la produzione di quell'anno. Più recentemente, si è aggiunta anche la proliferazione di suini inselvatichiti che rovinano i noccioleti.

"La quasi assenza di produzione del 2019 - spiega il corilicoltore Armando Scaglione - ha determinato nel 2020 la scomparsa di parassiti estremamente aggressivi, come la cimice locale, e il ghiro dei Nebrodi. Ciò ha favorito grandemente la salubrità dei noccioleti. L'ottimale ripresa vegetativa, a sua volta, ha consentito una fioritura eccellente e una conseguente crescita della fruttificazione, pari a un +60% rispetto alle migliori annate di cui abbiamo memoria".

"Nel 2021, una nuova escursione termica estrema di circa 20 °C in poco più di 24 ore - prosegue l'intervistato - assieme agli altri fattori succitati che si ripresentano puntualmente, ha ridotto nuovamente le produzioni, portandole vicine allo zero. Il 2021 ha segnato, inoltre, il ritorno del ghiro nei noccioleti, cui si è aggiunta la presenza massiccia di cinghiali e di suini selvatici. Questi ultimi, molto più prolifici dei cinghiali, rovinano non solo i boschi ma anche i noccioleti e sovente fanno la loro apparizione nelle contrade abitate, depredando orti e giardini".

Armando Scaglione

"Per il 2022 (la raccolta avviene indicativamente nei primi 15 gg. di settembre - ndr)  è ancora presto per fare una valutazione della campagna produttiva della nocciole dei Nebrodi - sottolinea Scaglione - E' d'obbligo la massima prudenza nel formulare stime, perché può ancora succedere di tutto. In genere si raccolgono 1/ 1,5 ton di prodotto per ettaro di noccioleto, ma come abbiamo visto le produzioni sono sfasate negli ultimi anni. Il prezzo medio della nocciola in guscio alla produzione va da circa 1,80 a 2,50 euro al kg, seconda qualità per il prodotto convenzionale; mentre per la nocciola bio il prezzo sale mediamente di 1 euro al kg. La nocciola sgusciata per la migliore qualità va da 7/8 euro al kg in convenzionale e 2 euro in più per il bio. Quest'ultimo prodotto è molto apprezzato all'estero, Franca e Germania in testa, il prodotto convenzionale resta prevalentemente in Italia. I canali di vendita, in termini generali, vanno dalla GDO internazionale al settore Horeca regionale e industrie dolciarie".

"Negli ultimi anni, ormai - conclude il corilicoltore - il comparto corilicolo siciliano versa nella confusione. Per rilanciare l'economia di questo settore, bisogna che il legislatore imponga un'etichettatura che riporti l'origine anche del prodotto semilavorato, proprio come avviene per quello fresco".

Per maggiori informazioni:
Nocciole Di Sicilia
di Scaglione Armando Vincenzo
Contrada Licastro n. 38
98060 Sant'Angelo di Brolo (ME)
+39 3791049746
noccioledisicilia@tim.it