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A colloquio con Claudio Mazzini responsabile ortofrutta di Coop

Consumi polarizzati verso l'alto e verso il basso

Una tendenza che la pandemia ha acuito è quella dei consumi che si stanno polarizzando verso i due estremi, a scapito della fascia media. Da un lato, i consumatori che hanno comunque un elevato potere d'acquisto cercano alimenti di alta qualità; dall'altro, chi fa fatica ed è incerto sul futuro, mira alla convenienza e punta sempre di più alle offerte.

"Credo che questa tendenza - afferma Claudio Mazzini, responsabile ortofrutta di Coop Italia - si accentuerà anche nel corso del 2022. Ma, in generale, i consumi complessivi di ortofrutta sono in calo o, nel migliore dei casi, stabili. Nella frutta, in particolare, ci sono netti segnali di cedimento".

Claudio Mazzini

Nei giorni scorsi, Coop ha pubblicato il suo Rapporto 2021. "L'epicentro della prossima crescita dei prezzi - si legge nella nota - riguarda non solo le utenze domestiche, ma soprattutto il ben più importante capitolo della spesa alimentare. Infatti, i manager della filiera stimano un incremento medio dei prezzi alimentari superiore ai 3,5 punti percentuali, con una ondata inflattiva che, per il 63% del campione, riguarderà sicuramente tutto il 2022. Tra caccia alle promozioni, ricerca di punti vendita e canali più convenienti e riduzione degli sprechi, molti italiani fronteggeranno il carovita con un diffuso downgrading del carrello, soprattutto al Sud e nella lower class, segnando peraltro una nuova ancora più consistente divaricazione dei consumi rispetto ai ceti più abbienti". 

Mazzini fa sue le parole del Rapporto affermando che "A essere ancora una volta premiato in tavola è il cibo del territorio (100% italiano e locale), mentre si consolida il trend verso un'alimentazione biologica e salutista. Ma il 2022 sarà soprattutto l'anno della marca del distributore, considerata la soluzione per permettere acquisti con il migliore rapporto tra qualità e prezzo".

E sul fronte promozioni selvagge in ortofrutta e slegate dalla realtà? Mazzini non ha dubbi: "I comportamenti sleali sono da stigmatizzare sempre e a me dispiace quando si parla genericamente di GDO, con una semplificazione che penalizza invece chi lavora con ragionevolezza. Noi ad esempio effettuiamo promozioni pianificate e condivise e siamo in grado anche di annullarle poco prima dell'inizio, come è successo, se rischiano di diventare un boomerang. Vogliamo che il consumatore percepisca il vero valore dell'ortofrutta".

Mazzini, che nasce come tecnico di campagna e quindi ha sempre avuto un rapporto diretto con il mondo produttivo, sottolinea: "Il 2022 dovrà essere all'insegna della segmentazione dell'offerta, per gestire al meglio l'inflazione. Nel mondo produttivo, purtroppo, mancano quelle aggregazioni che favorirebbero le economie di scala. Ma vedo segni di cambiamento diffusi e questo fa ben sperare. Tuttavia, il tempo non è più una variabile indipendente: credo che le imprese debbano impegnarsi a essere più veloci, per adeguarsi ai cambiamenti".