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Al via la campagna di difesa per le brassicacee in pieno campo nelle Marche

Hortus Service e Koppert Italia insieme per il biocontrollo 4.0

Nel mese di settembre 2021, due importanti operatori della distribuzione di mezzi tecnici per l'agricoltura hanno instaurato una collaborazione con l'ambizioso obiettivo di applicare il biocontrollo su cavolfiori, verze e cavoli cappucci in pieno campo, al fine di contrastare in maniera efficace e sostenibile uno dei più temuti nemici di queste colture: le larve di lepidottero. 

Nelle valli del Chienti, del Potenza, del Tenna e dell'Aso, in provincia di Macerata e Fermo, da diversi anni le coltivazioni di brassicacee da mercato fresco e da IV gamma hanno avuto un discreto sviluppo, grazie a produttori qualificati e a una rete di assistenza tecnica e agronomica sempre più strutturata.

In questo contesto, i tecnici della Hortus Service, in collaborazione con Koppert Italia, hanno individuato diversi appezzamenti per circa 100 ettari dove applicare un biocontrollo spinto, con l'obiettivo di ridurre al minimo o in alcuni casi eliminare l'utilizzo di insetticidi di sintesi. L'ambizioso risultato da perseguire è quello del residuo zero.

La strategia di difesa applicata si è concretizzata fondamentalmente in tre fasi. La prima prevede un monitoraggio oculato e capillare per l'osservazione della presenza di ovature, larve e adulti. Sopralluoghi in situ vengono costantemente svolti, inoltre si utilizzano trappole a feromone "intelligenti" per la cattura degli adulti che grazie a un app permettono la segnalazione su smartphone della presenza dell'insetto in tempo reale.

La seconda fase si è concretizzata con l'utilizzo di nematodi entomopatogeni: questi sono stati irrorati sul terreno nudo o sulle piante nelle prime fasi del ciclo. La loro azione si è dimostrata subito efficace. Infatti, solo dopo alcuni giorni dall'applicazione si sono osservati ottimi risultati sulle larve di lepidottero.

La terza fase è stata quella che si può considerare più "tech". Grazie alla collaborazione con alcuni giovani ingegneri provenienti da Ferrara, sono state lanciate capsule contenti le uova di un insetto parassitoide con l'obiettivo di far svolgere il loro ciclo biologico all'interno degli appezzamenti, contrastando così lo sviluppo degli insetti dannosi.

I ragazzi di 3DinFE, grazie all'utilizzo di un sofisticato drone dotato di una specifica applicazione, hanno lanciato capsule contenenti uova di Trichogramma brassicae le quali si sono schiuse in maniera progressiva. Gli adulti di Thrichigramma hanno deposto le loro uova all'interno di quelle dei lepidotteri dannosi, andando a contrastare il loro sviluppo. 

Ad oggi i risultati sembrano ottimi: Hortus Service, Koppert Italia e 3DinFE stanno già progettando nuove applicazioni e stanno implementando la programmazione delle attività svolte con successo, come ad esempio l'applicazione massiva di Trichogramma brassicae su mais per la lotta alla piralide.

"L'utilizzo di sistemi tech e smart - fanno sapere da Hortus Service - è sicuramente un mezzo necessario per un'assistenza tecnica specializzata a servizio degli operatori qualificati che intendono conferire prodotti nelle filiere più strutturate e più controllate del panorama internazionale".

Hanno partecipato al progetto: Moreno Castagna (Hortus Service Srl), Matteo Profiri (Hortus Service Srl), Marco Giustozzi (Hortus Service Srl); Nicola Vicario (Koppert Italia Srl); Francesco Scalabrin (3DinFE), Tommaso Fenati (3DinFE), Lorenzo Franco (3DinFE).

Contatti:

Hortus Service Srl
Moreno Castagna
3483843014

Koppert Italia Srl
Nicola
3351777308

Data di pubblicazione: