Un marchio di processo che certifica la filiera, e non solo un prodotto. Perché la garanzia di qualità, sostenibilità e il rispetto dei lavoratori deve riguardare anche quegli anelli, come il trasporto e il packaging, che spesso sono trascurati.
Matteo Zanarini
"E' sulla base di questi principi - afferma Matteo Zanarini della Zanarini Agromarketing - che abbiamo dato vita a Filiera Verde. Trattandosi della nostra attività quotidiana, ci siamo chiesti come poter rassicurare i nostri clienti committenti in acquisto, dando garanzie di tenuta in termini di trasparenza tracciabilità e rintracciabilità oltre che di food defence e food security del "tratto" di filiera da noi coinvolto in ogni trattativa".
"A tale scopo - prosegue - abbiamo deciso di utilizzare un marchio registrato a nostra disposizione da anni, che potesse riassumere questo concetto di sicurezza professionale: Filiera Verde quindi compare in ogni documento di ogni nostro lavoro, a testimonianza di almeno i seguenti requisiti soggettivi dei partners coinvolti nell'operazione: fornitore con anzianità di conoscenza commerciale da parte nostra di almeno 5 anni; trasportatore certificato; produttore certificato GlobalGAP o più". (a destra, il team Zanarini).
Al momento, noci, rape rosse e patate sono gli articoli che possono già fregiarsi del marchio Filiera Verde. Zanarini decide quindi di dover "mettere in campo" quanto nelle sue migliori conoscenze e possibilità di scelta per poter offrire maggiori garanzie in termini di lavoro e mestiere, rimanendo in sintonia con le mutate esigenze del mercato.
Filiera Verde nasce, come sempre in casa Zanarini, da una semplice idea. Precisa il titolare: "Tuttavia, da questo momento in poi sarà frutto di una puntuale comunicazione affinché i nostri interlocutori, siano essi esponenti della GDO, industrie di trasformazione, buyers stranieri, siano consapevoli ancora una volta e ancora di più che anche il metodo può fare la differenza, come dicevano gli antichi Greci, anche la Techné è fondamentale come somma delle arti belle e delle arti complesse, e la buona tecnica non è altro che la corretta applicazione di tutte le proprie conoscenze al mestiere, per cercare di tendere sempre più e sempre meglio verso i propri obiettivi".
"Un tempo qualcuno mi disse - conclude Zanarini - che la comunicazione dei contenuti resterà sempre fondamentale nello scambio commerciale, e ne sono sempre più convinto: informare il circuito circa le competenze messe in campo per servirlo, resta a mio modo di vedere un prerequisito per il buon esito del commercio".
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