Nei giorni scorsi è arrivata l'autorizzazione, da parte del Ministero della transizione ecologica, al rilascio del Ganaspis brasiliensis. Si tratta di un parassitoide che attacca Drosophila suzukii e che, in futuro, potrebbe rappresentare una soluzione contro questo parassita. Il condizionale è d'obbligo, perché al momento si possono fare solo dei micro lanci: si parla di poche migliaia di esemplari al mese. Il tutto per studiare se possano verificarsi degli squilibri nell'inserire nell'ambiente italiano un insetto che finora non c'era. Nel migliore dei casi, se ne riparla fra qualche anno, come soluzione di difesa da mettere in pratica.
Danni da Drosophila
Ganaspis brasiliensis è un insetto importato dalla Svizzera, ma in questo paese non è mai stato testato: in poche parole, l'Italia farà da cavia e, solo se l'insetto non creerà danni, allora le autorità elvetiche potrebbero adottarlo nel proprio ambiente.
Le regioni che hanno dato l'autorizzazione ai lanci del parassitoide sono: Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Puglia, Sicilia, Campania, Valle d'Aosta, Veneto, Piemonte.
E' molto strano che contro la Drosophila non si intervenga più massicciamente con Trichopria drosophilae, insetto già presente e che ha dato ottimi risultati contro il moscerino della frutta e i cui lanci sono effettuati già da alcuni anni. Senza dimenticare che è ora presente in maniera autonoma anche Leptopilona japonica, parassitoide larvale di Drosophila.