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La salute dell'apparato radicale nel contrasto alla moria del kiwi

La moria del kiwi è una fisiopatia che provoca l'improvviso collasso e la morte delle piante. Il danno è la conseguenza di un forte indebolimento radicale, che rende impossibile per la pianta sostenere il raccolto e superare gli stress ambientali, in particolar modo i caldi estivi. I danni si manifestano con maggior frequenza tra giugno e settembre (quando i fabbisogni idrico-nutrizionali sono più elevati), su terreni pesanti, stanchi e destrutturati, ossia poveri di sostanza organica. 

Perché le piante affette da moria collassano?
La comunità scientifica non si è ancora espressa in maniera univoca in merito ai fattori che scatenano la moria del kiwi. Recenti studi attribuiscono le cause della fisiopatia a condizioni di stanchezza del suolo, frequenti negli appezzamenti investiti a "monocoltura", che possono essere aggravate da eccessi di umidità e da una cattiva struttura del terreno.

Questi fattori limitano lo sviluppo delle radici, riducono la disponibilità di ossigeno nel suolo (asfissia) e ostacolano la proliferazione dei microrganismi benefici, pregiudicando l'intero ecosistema radicale. La radice, indebolita, indifesa ed incapace di rigenerare nuovo capillare assorbente, diventa altamente vulnerabile agli attacchi di marciumi e funghi patogeni, quali Phytophthora, Pythium e Fusarium. Dapprima i sintomi della moria si manifestano su qualche pianta, per poi arrivare ad interessare velocemente interi appezzamenti. Ad un iniziale avvizzimento delle foglie, seguiranno cascola dei frutti, disseccamenti e morte delle piante.

L'approccio di Biolchim alla problematica
Ad oggi, le linee di difesa convenzionali non hanno ancora offerto una soluzione soddisfacente alla problematica della moria del kiwi.

Biolchim propone di puntare sulla resilienza radicale, ossia la capacità della radice di superare i fattori di criticità o convivere con essi. Gli studi scientifici hanno evidenziato come il microbioma radicale, ossia la popolazione di microrganismi che abita la rizosfera, sia in grado di proteggere la radice dalle avversità del suolo e favore lo sviluppo della pianta anche in condizioni ostili.

Biolchim suggerisce l'uso combinato di biostimolanti e biopreparati a base di microrganismi che assumono rispettivamente il ruolo di prebiotici e probiotici per il benessere dell'ecosistema radicale. I prebiotici sono miscele di sostanze nutritive che favoriscono la crescita del microbioma; i probiotici, costituiti da inoculi di microrganismi benefici, instaurano un rapporto di reciproco vantaggio con la pianta (mutualismo). Il fine è quello di migliorare lo sviluppo e le funzionalità dell'apparato radicale, aumenta la disponibilità di nutrienti nella rizosfera ed innalza le resistenze della pianta nei confronti dei fattori avversi.

Biolchim osserva che l'adozione di buone pratiche agronomiche, quali la corretta gestione delle irrigazioni e il reintegro della sostanza organica del suolo rappresentano presupposti fondamentali per prevenire questa fisiopatia. Naturalmente, queste attenzioni si rivelano utili, ma spesso non sono sufficienti a scongiurare il problema.

Biolchim ha quindi messo a punto una strategia integrativa specifica, che può aiutare gli agricoltori a prevenire la moria del kiwi. 

In ogni condizione che vede un ecosistema radicale sfavorevole, è possibile preservare le funzionalità della pianta applicando Vhera Life e Vhera

Il primo è un nuovo biostimolante ad azione prebiotica a base di estratti vegetali ed estratto di alga Macrocystis integrifolia. Il suo scopo è quello di favorire l'attività del rizobioma, promuovendo al contempo lo sviluppo e la ramificazione della radice.

Il secondo è uno speciale formulato ad azione probiotica a base di inoculo di funghi micorrizici e batteri della rizosfera (in particolare Trichoderma e Pochonia). Ripopolando il rizobioma che occupa la superficie radicale, priva i patogeni delle risorse nutritive necessarie allo sviluppo (esclusione competitiva).

La strategia proposta da Biolchim mira a sviluppare un apparato radicale ampio e robusto, mantenerne la capacità di assorbimento e preservandone lo sviluppo vegeto-produttivo ottimale, nonostante le avversità.

Contatta il servizio tecnico Biolchim per definire la strategia migliore per il tuo impianto.

Per maggiori informazioni:
Biolchim
Via San Carlo 2130
Medicina (BO)
+39 051 6971811
biolchim@biolchim.it
www.biolchim.it

Data di pubblicazione: