C'è molto prodotto, i consumi non sono ancora elevati e i prezzi, di conseguenza, rimangono deboli. E' questo il quadro del comparto lattughe delineato dall'esperto Roberto Bortolotti, che opera presso il mercato ortofrutticolo all'ingrosso Caab di Bologna.
"In questo periodo, è abbastanza comune avere prezzi non esaltanti. Il prodotto disponibile è tanto, proveniente per lo più dalla zona di Verona e dalla Romagna, zona di Rimini. Stiamo parlando di quotazioni tra 50 e 80 centesimi/kg, a seconda della qualità delle partite. Ancora non vi è un caldo afoso giorno e notte, e questo mantiene discreta la qualità. Quando arriverà il vero caldo, allora parte della produzione andrà persa, diminuiranno le rese e i prezzi riprenderanno quota".
Nel periodo estivo, i compratori cercano una lattuga fresca, leggera, con cespi da 300-350 grammi al massimo, mentre in inverno si arriva comodamente a 400-500 grammi. "Per il tipo di clientela che abbiamo noi - continua Bortolotti - quella che va per la maggiore è la Gentile. La si taglia 'giovane', quindi le rese in campo non sono elevate. Poi viene apprezzata molto la Trocadero. La Romana è in calo, specie in estate e al nord d'Italia".
Secondo Bortolotti è una tendenza comune, in estate, raccogliere in anticipo, per limitare il peso. Però non bisogna esagerare, altrimenti ne risente la qualità, specie per alcune tipologie che hanno ancora il cuore verde e il sapore un po' troppo "acerbo".