Con un leggero ritardo dovuto a un aprile particolarmente freddo, è partita la scorsa settimana la raccolta delle cipolle autunnali gialle italiane. E' una produzione di nicchia, con meno di 300 ettari in tutto il nord Italia, di cui l'80% fra Veneto ed Emilia Romagna.
Bins di cipolla gialla Sonic F1 appena scavata
"Questa produzione - ci dice un operatore - stenta a decollare e a essere valorizzata nel modo giusto sui mercati e presso le catene della Gdo. Il problema principale è legato alla vestitura e al colore, poco attraenti, anche se il bulbo è di alta qualità. Servirebbe una mentalità più aperta, moderna e in linea con quella del consumatore, anche perché si vende quello che viene ben comunicato".
Queste cipolle primaverili sono caratterizzate da grande qualità organolettica: infatti sono dolci, con pochissima pungenza e adatte al consumo a crudo.
"Queste produzioni - aggiunge l'operatore - arrivano nel momento giusto: gli stock di prodotto italiano conservato in cella si stanno esaurendo e questa produzione può coprire tranquillamente la finestra fino a tutto luglio, quando inizieranno le raccolte della cipolla a semina primaverile".
La cipolla gialla autunnale si conserva tranquillamente fino a novembre: questo consente di vendere sul mercato un prodotto dolce per un periodo relativamente lungo.