L'organizzazione agricola Asaja Córdoba ha annunciato l'inizio della raccolta dell'aglio nella provincia spagnola di Cordova. L'associazione dei coltivatori prevede una resa maggiore rispetto all'anno scorso e una stagione con buoni prezzi.
Il presidente nazionale del dipartimento dell'aglio di Asaja, Miguel del Pino, spiega che questo è il secondo raccolto di aglio in Spagna, ma il primo a essere commercializzato sul mercato. Il raccolto dovrebbe essere abbondante e di buona qualità, grazie alle condizioni climatiche favorevoli degli ultimi mesi.
Se la raccolta andrà secondo i piani, si riusciranno a ottenere volumi per circa 30.000 tonnellate. L'anno scorso, per esempio, diversi ettari furono danneggiati dalla pioggia, quando l'aglio raccolto venne lasciato ad asciugare nei campi.
L'aglio è molto richiesto, perché attualmente il mercato è vuoto. Ma tutto dipende da quello che farà la Cina, che con l'83% della coltivazione è il più importante produttore del mondo. Tuttavia, la Cina ha assistito a un calo nelle vendite a causa della pandemia, che ha generato una carenza globale: i prezzi del prodotto conservato sono aumentati del 20-50% nel 2020, raggiungendo una media di circa 3 euro al chilo.
"In questo 2021, quindi, il settore spagnolo potrebbe riprendersi dalle difficoltà degli ultimi anni - ha detto Del Pino - Stiamo assistendo a una bella domanda da molte parti, ma c'è anche incertezza su come l'ulteriore corso della pandemia continuerà a influenzare i mercati di tutto il mondo".
Con circa 2.000 ettari, nel 2021 la superficie coltivata ad aglio nella provincia di Cordova è all'incirca la stessa dell'anno scorso. Nel 2019, gli ettari erano 1.670.
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