La situazione non è molto brillante, però si deve rimanere ottimisti perché le prospettive per un miglioramento ci sono. Stiamo parlando di radicchio veneto e l'interlocutrice è Cristiana Furiani, titolare della ditta Geofur. "Il mercato non è molto vivace, ma ciò è comprensibile. Il canale Horeca è nella situazione che conosciamo, e anche il comparto della IV gamma è in sofferenza".
Anche l'estero non sta caricando molto prodotto. "In Gran Bretagna regna molta confusione. A volte ci sono problemi burocratici, altre volte logistici. Spagna e Germania hanno forti problemi con il settore Horeca, come ovunque, e questo ostacola gli acquisti".
Geofur ha a catalogo praticamente tutte, o quasi, le tipologie di radicchio. In questo periodo, a far la parte del leone sono il Radicchio di Verona Igp, il Variegato di Castelfranco Igp, il rosa, il tondo, il lungo. "In pratica, siamo a metà campagna: i margini per un piccolo, seppur beneaugurante miglioramento ci sono".
Cristiana Furiani in una foto d'archivio
L'ancora di salvezza del radicchio, per questa stagione 2021, sta in alcune caratteristiche fondamentali: la qualità organolettica e il colore. "L'andamento stagionale è stato davvero favorevole. Le gelate notturne, ripetute, e le temperature più miti durante il giorno hanno regalato ai radicchi un sapore davvero gradevole, meno amaro del periodo autunnale, un'ottima croccantezza e un colore intenso".
Ma ottenere queste caratteristiche non nasce dal caso. "Serve una forte specializzazione - conclude Cristiana - la scelta delle migliori varietà e anche del luogo di appezzamento.
Anche a distanza di pochi chilometri, ci rendiamo conto che una varietà può dare risultati diversi sia dal punto di vista produttivo che qualitativo".
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