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AOP UNOLombardia

TSWV: sperimentazione di protocolli di lotta biologica e integrata per il contrasto del virus nelle insalate di IV Gamma

Si è recentemente concluso il progetto di ricerca "PRO.VIR.VE", un intervento cofinanziato dal FEASR con l'operazione 16.2.01 "Progetti pilota e sviluppo di innovazione" per un contributo totale pari a € 167.443,86 nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia 2014 – 2020 Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone rurali.

A seguito della segnalazione nel 2017 di cicorie infette da Tomato spotted wilt virus (TSWV), virus che causa riduzione della crescita nelle piante, appassimenti e macchie clorotiche che evolvono in necrosi, in due aziende agricole della provincia di Brescia operanti nella filiera delle insalate di IV Gamma, è stato possibile grazie alla costituzione di una Associazione Temporanea di Scopo tra il Capofila AOP UNOLombardia sac a rl, Ortonatura, O.P. Sole e Rugiada, O.P. Oasi, O.P. Isola Verde, Az. Agr. Agripoli SS, Az. Agr. Punto Verde ss e l'Ente Accademico Università degli Studi di Milano, far nascere, avviare e realizzare il progetto, cofinanziato da FEASR, denominato PRO.VIR.VE: "Protocolli operativi di lotta integrata e biologica per il contenimento di tomato spotted wilt virus (TSWV) e tripidi vettori su insalate della filiera di IV gamma"  presentato a valere sulla misura 16.2.01 del PSR 2014-2020 di Regione Lombardia nell'ambito del Progetto integrato della filiera di produzione, lavorazione e vendita dei prodotti orticoli ad Alto Contenuto di Servizio avente per capofila AOP UNOLombardia. 

Scopo del progetto di ricerca è stato quello di mettere a punto e valutare un protocollo a basso impatto ambientale per il contenimento del virus nelle coltivazioni di insalate a pieno campo sia con metodo biologico che a lotta integrata.

Tra i protocolli a basso impatto ambientale sperimentati vi è stato quello delle "flower strip", consistente nel seminare, ai bordi degli appezzamenti, fasce fiorite sulle quali sono stati distribuiti i predatori di tripidi Amblyseius swirskii e Orius laevigatus. In campo invece, i protocolli a basso impatto ambientale studiati, sono stati effettuati i trattamenti con nematodi entomopatogeni Steinernema feltiae e con l'acaro predatore Neoseiulus cucumeris, entrambi utili al contenimento dei vettori di TSWV. Si è inoltre testato l'utilizzo di uno strumento semplice come il lateral flow per il rilevamento precoce di TSWV, applicato sia all'arrivo delle piantine da vivaio ma anche in campo per identificare immediatamente la presenza del virus.

Fonte: AOPUnoLombardia

La valutazione dell'efficacia di tali protocolli, è stata svolta mediante le seguenti tecniche:

■ Monitoraggio dei tripidi con trappole cromotropiche blu e gialle;

■ Valutazione della presenza del patogeno in campo tramite strumenti di diagnostica rapida lateral flow; 

■ Analisi sierologiche e molecolari (PCR e qPCR) condotte in laboratorio su campioni di insalata e piante spontanee raccolte in campo;

■ Sequenziamento NGS, mediante tecnologia Illumina, di campioni di suolo prelevati nelle aziende per monitorarne la biodiversità.

I risultati ottenuti indicano un'efficacia poco costante delle fasce fiorite nel controllo di tripidi, da attribuirsi alla ridotta presenza di fiori nei mesi più caldi e alla conseguente riduzione della vitalità dei predatori dovuta alla mancanza di polline. Analogamente, anche la distribuzione di Amblyseius swirskii e Orius laevigatus ha dato risultati altalenanti. 

I nematodi entomopatogeni Steinernema feltiae distribuiti per ridurre la popolazione di vettori, hanno mostrato una buona persistenza nel terreno a seguito del trattamento, non sufficiente, tuttavia, per il controllo di tripidi. Risultati poco significativi sono stati osservati anche in relazione all'acaro predatore Neoseiulus cucumeris distribuito in campo in corrispondenza dei nematodi. 

Oltre ai fattori precedentemente indicati, è stata osservata una relazione significativa tra la crescita del numero di tripidi e l'aumento delle temperature, associata anche alla presenza di TSWV in insalate coltivate durante il secondo ciclo. In tale periodo le analisi sierologiche e molecolari effettuate per individuare TSWV hanno infatti permesso di identificare il virus in piante di insalate (Cichorium intybus) e cencio molle (Abutilon theophrasti). 

Non è stato invece possibile determinare la presenza di TSWV nei tripidi, e a livello molecolare le specie dei vettori presenti in campo. 

Infine, sebbene le analisi Illumina svolte su campioni di suolo, non hanno permesso di rilevare sequenze riconducibili alla famiglia Thripidae, è stato possibile riscontrare OTU riferibili a Rhabditida: questo ordine include S. feltiae e, rispetto ai nematodi totali, rappresentava il 20% delle reads nel campo biologico e il 57% in quello integrato. Va comunque sottolineato che le sequenze relative ai nematodi rappresentavano l'1% del totale.

I risultati ottenuti andrebbero valutati in anni successivi a quello preso in considerazione in quanto le fasce fiorite potrebbero costituire un serbatoio di biodiversità utile al controllo dei vettori di TSWV. Inoltre, la gestione delle fasce fiorite è da rivedere in funzione delle fioriture e non delle necessità aziendali.

Infine va sottolineato che l'utilizzo di uno strumento come il lateral flow per il rilevamento precoce di TSWV si è rilevato molto utile, permettendo di identificare, soprattutto in campo, la presenza del virus con metodologie applicabili anche dai tecnici aziendali. 

Iniziativa realizzata nell'ambito del progetto integrato di filiera "Progetto integrato della filiera di produzione, lavorazione e vendita dei prodotti orticoli ad alto contenuto di servizio" capofila AOP UNOLombardia Intervento cofinanziato dal FEASR (Op.ne 16.10.1 - Misura 16 - Sottomisura 16.2.01 PSR Regione Lombardia 2014-2020 – Autorità di Gestione: Regione Lombardia).

Il 3 febbraio 2021 AOP UNOLOMBARDIA Presenterà al comparto ortofrutticolo lombardo una webinar dal titolo: "Presentazione e Divulgazione dei Risultati derivanti dai Progetti Pilota e Innovazione PSR 14-20 Regione Lombardia - Operazione 16.02.01"

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Come è noto l'Europa, grazie ai finanziamenti di cui al FEASR, attraverso le Regioni investe nelle zone rurali somme importanti per favorirne lo sviluppo e l'innovazione.

Nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale della REGIONE LOMBARDIA 2014 – 2020 "Progetti Pilota e Sviluppo di Innovazione", l' AOPUNOLOMBARDIA, sull'Op.ne 16.10.1- Misura 16 - Sottomisura 16.2.01- nell'ambito del Progetto integrato della filiera di produzione, lavorazione e vendita dei prodotti orticoli ad alto contenuto di servizio, ha sviluppato con il fondamentale apporto dei Dipartimenti Scientifici – dell'Università degli Studi di Pavia e dell'Università degli Studi di Milano i seguenti progetti:

- NUTRACEUTICA: RECUPERO DI SOSTANZE A FUNZIONE NUTRACEUTICA/COSMECEUTICA DA SCARTI VEGETALI NORMALMENTE DESTINATI ALLO SMALTIMENTO; FASE 2: VERIFICA DELLE PERFORMANCE DELL'ESTRAZIONE EFFETTUATA CON IMPIANTO PILOTA SPERIMENTALE DEDICATO – Costituito ATS tra i partner Aopunolombardia sacarl – Capofila; Università degli Studi di Pavia - Partner scientifico; Op Ortonatura sacarl – Partner; Op Sole e Rugiada sacpa - Partner; Op Oasi Partner; Op Isola Verde - Partner

- PRO.VIR.VE: PROTOCOLLI OPERATIVI DI LOTTA INTEGRATA E BIOLOGICA PER ILCONTENIMENTO DI TOMATO SPOTTED WILT VIRUS (TSWV) E TRIPIDI VETTORI SU INSALATE DELLA FILIERA DI IV GAMMA– Costituito ATS tra i partner Aopunolombardia sacarl – Capofila; Università degli Studi di Milano - Partner scientifico; Op Ortonatura sacarl – Partner; Op Sole e Rugiada sacpa - Partner; Op Oasi – Partner; - Op Isola Verde – Partner; Az.Agr. Agripoli ss Partner; Az.Agr. Punto Verde ss Partner

L'AOP UNOLombardia, unitamente ai propri partners, è lieta di presentare al mondo agricolo lombardo e non solo, gli importanti risultati dei Progetti sopracitati.

Data di pubblicazione: