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Datterino Miele, un aiuto per fronteggiare il virus ToBRFV

Le avversità biotiche che invadono il panorama della coltivazione del pomodoro sono numerose e frequenti. Da un paio di anni è presente il Tomato Brown Rugose Fruit Virus (ToBRFV), un virus che appartiene al genere Tobamovirus, scoperto in Israele nel 2014, isolato per la prima volta in Giordania nel 2015 e comparso nella provincia di Ragusa nel 2018.

La facilità di trasmissione del virus, unita alla rapidità di diffusione su lunga distanza e all'impossibilità di commercializzazione dei frutti infetti, lo rende uno dei patogeni dal maggiore impatto economico degli ultimi anni che si va sempre più delineando anche in Sicilia. 

Le condizioni climatiche, luce e temperatura per esempio, possono avere una certa influenza sull'espressione dei sintomi che sembrano evolversi più velocemente durante i cicli primaverili estivi. Sintomi che si manifestano attraverso decolorazioni a mosaico, deformazione e necrosi sulle foglie giovani e apici vegetativi, necrosi sui sepali, decolorazioni e necrosi sui giovani frutti. 

Il Tomato Brown Rugose Fruit Virus è trasmissibile meccanicamente tramite il seme infetto, attraverso le pratiche colturali, strumenti ed equipaggiamento di lavoro e soluzione circolante nel terreno. Tra le specie infestanti troviamo la Petunia hybrida o il Solanum nigrum che possono diventare causa della diffusione del virus. 

Seppur non siano state ancora introdotte sul mercato varietà dichiarate resistenti, ne esistono alcune commerciali che dalle osservazioni di campo risulterebbero a resistenza intermedia (IR) al Tomato Brown Rugose Fruit Virus mostrando una sintomatologia più lieve o addirittura assente come nel caso della varietà Miele F1.

La varietà della ditta siciliana, nota ormai per aver dimostrato di essere un prodotto dalla qualità elevata grazie alle ottime caratteristiche osservate costantemente nel tempo come l'elevatissimo grado di dolcezza, nonché l'eccezionale tolleranza al freddo e alla spaccatura dei frutti sta dando prova di essere molto meno suscettibile al patogeno rispetto a molte altre simili. 

La varietà di datterino Miele si è mostrata, in molte coltivazioni, completamente asintomatica, nonostante sia esposta alle normali condizioni colturali a dosi di inoculo più o meno intense. Questa varietà, si inserisce quindi, nell'ambito dei cosiddetti symptomless carrier perché le sequenze virali possono essere presenti o anche moltiplicarsi nella pianta senza causarne una sintomatologia evidente.

Pur non avendo ancora prove scientificamente certe su questa effettiva resistenza intermedia poiché non sono ancora disponibili sul mercato i marcatori molecolari specifici, risulta difficile considerare i risultati raccolti in campo come frutto di semplici coincidenze viste e considerate inoltre la diversità delle condizioni e il numero di casi in cui la varietà ha già dimostrato una reale assenza dei sintomi. 

Quindi, una pianta con resistenza intermedia è capace di limitare moderatamente la crescita e lo sviluppo del virus nonostante ne sia stata attaccata perché i livelli di resistenza possono variare senza escludersi a vicenda.

Fenix non esclude la possibilità di effettuare delle analisi molecolari per valutare la resistenza genetica quando questo sarà possibile, di modo da poter confermare scientificamente i risultati che la varietà sta mostrando giorno dopo giorno in campo.

Il ToBRFV si va sempre più delineando come patogeno epidemico, soprattutto in Sicilia; è importante agire con attenzione per limitare la diffusione del virus attraverso azioni preventive quali l'utilizzo di seme e piantine virus esente e certificato, rotazioni colturali con specie non ospiti, la sanificazione degli ambienti di coltivazione, dell'abbigliamento utilizzato per il lavoro, degli attrezzi e la rimozione di residui colturali ed erbe infestanti.

Scegliere di coltivare certe varietà come Miele, attuando inoltre delle pratiche agronomiche che limitano il più possibile lo stress legato alla coltura, conferisce all'agricoltore uno strumento prezioso di tutela per garantire continuità e qualità delle eccellenze presenti nel panorama orticolo italiano.

Per una corretta interpretazione dei termini riferiti alle resistenze genetiche si fa riferimento alla terminologia dell'ISF (International Seed Federation) che trovate cliccando sul nostro sito al seguente link: fenixseeds.com/legenda-resistenze

Contatti:
Fenix Seeds S.r.l.
Via XVIII Traversa 68
Belpasso (CT)
Tel.: (+39) 095 8369384
Email: info@fenixseeds.com
Web: www.fenixseeds.com

Data di pubblicazione: