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Le differenze fra le patate autoctone dell'Appennino ligure

L'adattabilità, la produttività e l'importanza per la dieta umana della patata hanno condizionato la diffusione della coltura in aree molto diverse, portando alla formazione di numerose varietà autoctone ( o ecotipi) per selezione antropica o naturale.

L'entroterra montuoso della provincia di Genova è una zona storica per la coltivazione della patata: qui, le varietà autoctone sono state preservate da associazioni di agricoltori, come il Consorzio della Quarantina.

Ricercatori dell'Università di Milano hanno caratterizzato gli aspetti fitochimici e morfologici di tre varietà autoctone di patate di questo consorzio (Quarantina Bianca, Quarantina Prugnona e Rubra Spes), analizzando le loro prestazioni agronomiche a diverse altitudini e confrontandole con la varietà commerciale Kennebec, utilizzata come varietà di controllo. Per l'analisi morfometrica, solo la Quarantina Bianca non ha presentato differenze significative rispetto a Kennebec per quanto riguarda la forma.

Le quattro varietà di patate sono risultate significativamente diverse per la maggior parte dei parametri fitochimici considerati, tra cui il contenuto in ceneri, flavonoidi totali, fenoli totali, acido clorogenico, acido caffeico, acido ferulico e attività antiossidante. Solo il contenuto di amido e solanina non è risultato statisticamente diverso. Un risultato importante è stato una resa più consistente per tutte le varietà con l'aumento della quota altimetrica nelle prove agronomiche. I risultati indicano che le varietà autoctone genovesi sono una buona scelta per utilizzare i terreni marginali dell'appenino ligure.

Questo studio vuole fornire informazioni utili al Consorzio della Quarantina per preservare le tre varietà autoctone di patate, prevenire la perdita delle loro caratteristiche uniche, promuovere le loro caratteristiche nutrizionali uniche e sostenere la loro conservazione e coltivazione.

"Questa ricerca mira a fornire le basi scientifiche per includere le tre varietà autoctone considerate nel Registro Nazionale dell'Agrobiodiversità Italiana e nel database italiano online ufficiale della biodiversità di interesse agricolo. Considerando che in tutto il mondo la produzione di molte cultivar tradizionali sta diminuendo, in gran parte a causa del loro potenziale di resa sconosciuto e della mancanza di informazioni su di esse, ci auguriamo che questo tipo di ricerca sia incentivato, poiché lo studio delle varietà locali è di fondamentale importanza ai fini conservativi, alimentari, economici e socioculturali", sottolineano i ricercatori.

Fonte: Luca Giupponi, Valeria Leoni, Davide Pedrali, Giulia Ceciliani, Angela Bassoli, Gigliola Borgonovo, 'Morphometric and phytochemical characterization and elevation effect on yield of three potato landraces of the Ligurian Apennines (Northern Italy)', 2020, Journal of Applied Botany and Food Quality, Vol. 93, pag. 234 - 243.