La presentazione ufficiale avverrà a giorni, ma i lavori sono già iniziati. Agrobiotech (capofila), Università di Catania-Di3A e CREA-OFA Acireale mettono in campo nuove strategie per lo sviluppo di preparati biotecnologici per il contenimento del mal secco e della tristeza degli agrumi (CTV). Si tratta di fattori limitanti dell'agrumicoltura del Mediterraneo, con ripercussioni economiche e occupazionali sull'intera filiera, che richiedono costanti interventi pubblici di sostegno al settore per il loro contenimento.
Mal secco
Obiettivo del Progetto SIRPA finanziato dalla Regione Siciliana - PO FESR Sicilia 2014-2020 azione 1.1.5 è quello di allestire preparati stoccabili, efficaci e facilmente applicabili, e di svilupparne i protocolli di produzione. Al tempo stesso, si vogliono acquisire nuovi elementi sulle basi della resistenza al mal secco, che permettano di identificare una fonte di origine genetica, al fine di sviluppare nuove varietà tolleranti al patogeno.
Dopo anni di ricerca, nei quali sono stati analizzati centinaia di isolati del virus della tristeza, i partner del progetto hanno caratterizzato, biologicamente e geneticamente, "isolati blandi" efficaci nel contenere, con un elegante meccanismo di esclusione, isolati aggressivi appartenenti a gruppi geneticamente molto simili.
Sulla base di tali conoscenze, adesso, si intendono mettere a punto dei preparati di tali isolati blandi pronti all'uso, paragonabili a "vaccini", e implementarne l'efficacia e lo spettro di azione attraverso mescole con altri genotipi, ad attività complementare. I preparati ottenuti potranno consentire di "vaccinare" in vivaio le piante e aumentare la presenza di ceppi protettivi nelle aree di insediamento del virus, per contrastare, con i metodi classici della lotta biologica, i ceppi aggressivi presenti. Come peraltro avviene in altri Paesi agrumicoli, per altri ceppi del virus.
Verranno, altresì, studiate le modifiche genetiche che tali "vaccini", indurranno nell'arancio amaro, per una maggiore comprensione dei meccanismi di resistenza indotti.
Analogamente, nei confronti di Plenodomus tracheiphilus, agente del mal secco, che affligge la limonicoltura siciliana da oltre cento anni, saranno allestiti formulati microbici sperimentali per contenere le infezioni epigee (foglie e rametti), ridurre la carica di inoculo al suolo, indurre resistenza nei siti elettivi dell'infezione (fasci vascolari). I microrganismi selezionati, già presenti in natura, sulle piante e nel suolo, inibiscono lo sviluppo del patogeno, tanto sugli organi epigei ed ipogei, quanto nei tessuti vascolari, attraverso il rilascio di metaboliti secondari e/o interazioni con il microbioma della pianta ospite. I formulati prodotti potranno essere applicati anche in regime di agricoltura biologica, con beneficio dei produttori, dei consumatori e dell'ambiente.
I nuovi preparati saranno sviluppati con il supporto di tecnologie di sequenziamento genomico e di analisi bioinformatiche e, dopo una validazione in laboratorio e in serra, saranno applicati in pianta (dimostratori tecnologici), per valutare l'azione diretta sull'ospite e sul microbioma della pianta. Saranno inoltre indagati i loci di resistenza genetica al mal secco e la comparazione strutturale dei genomi di varietà che manifestano suscettibilità e resistenza, in aggiunta all'analisi del trascrittoma di specie/varietà di Citrus trattate con i preparati microbici.
Il progetto si colloca nel sub-ambito "Innovazione e sostenibilità delle produzioni e delle filiere agroalimentari", contribuendo, mediante metodologie innovative, alla difesa agrumicola, afflitta da due fitopatie devastanti che impattano negativamente sotto il profilo socio economico e ambientale, e contro le quali non sono disponibili mezzi di lotta efficaci, in quanto non sono disponibili prodotti capaci di penetrare e diffondersi nei tessuti elettivi di tali patogeni.
Contatti:
www.progettosirpa.it