In Polonia, la produzione di cipolle rappresenta oltre il 13,5% della superficie totale di tutta la coltivazione di cipolle dell'Ue, e circa l'8,3% del raccolto di cipolle dell'Ue. Le esportazioni polacche costituiscono il 2,5% delle esportazioni mondiali di cipolle e collocano la Polonia al nono posto fra gli esportatori mondiali di cipolle.
Nel 2019, le cipolle sono state coltivate in Polonia su una superficie di oltre 25mila ettari, con una resa media di 21,2 ton/ha. Il raccolto totale è stato di 535mila tonnellate. Per fare un confronto, nel 2019 la resa media in tutta l’Ue è stata di 34,7 ton/ha, ovvero quasi il 40% in più rispetto alla Polonia.
Secondo le stime di settembre dell'Ufficio centrale di statistica, nel 2020 la produzione di cipolle in Polonia è stimata in ca. 580mila tonnellate, oltre l'8% in più rispetto all'anno precedente. Molti produttori si dicono soddisfatti della qualità e dei calibri delle cipolle raccolte quest'anno.
Nel 2019, la Polonia ha esportato circa 139mila tonnellate di cipolle, per un valore di 93,1 milioni di euro. Il principale mercato estero per le cipolle polacche è il Regno Unito (già da molti anni), con una quota d’esportazione del 33%. Al secondo posto i Paesi Bassi, verso cui nel 2019 la Polonia ha esportato 34,5mila tonnellate di cipolle, per un valore di 23,8 milioni di euro (il 25,6% delle esportazioni totali di cipolle dalla Polonia). La Francia completa il podio, con una quota di export del 9,7% (13,5mila tonnellate per 9 milioni di euro).
Importanti destinatari sono anche Belgio e Germania, che ricevono rispettivamente il 6,6% delle esportazioni polacche (11,7 mila tonnellate per un valore di 6,1 milioni di euro) e il 6,1% (8,9 mila tonnellate per 5,7 milioni di euro). Con la maggior parte dei Paesi, ad eccezione di Paesi Bassi, Grecia e Russia, la Polonia ha una bilancia commerciale positiva nel mercato delle cipolle, sebbene negli ultimi anni abbiamo assistito a un notevole aumento delle importazioni da Ucraina, Austria e Turchia.
Fonte: Agroberichtenbuitenland