Con l'ultima settimana di ottobre 2020 si conclude la campagna di commercializzazione delle ortive in pieno campo, con quotazioni in ulteriore rialzo per i pomodori e in calo per le ultime partite di melanzane e zucchine. Si vanno intensificando in tutti i principali areali produttivi le operazioni di raccolta di cavolfiori e finocchi, con quantitativi presenti sul mercato in graduale incremento e prezzi in ulteriore fisiologica flessione.
Listini in rialzo per i carciofi la cui raccolta si è estesa alle prime quote di Tema di provenienza sarda. Si conferma soddisfacente il trend delle vendite per le produzioni in serra, con quotazioni in aumento per i pomodori e in flessione per zucchine e melanzane, in ragione di una offerta in crescita. Stabile l'andamento degli scambi per i peperoni sia in termini di volumi scambiati che di quotazioni.
Ortaggi a foglia: generale incremento delle quotazioni medie. Per indivie e lattughe, a influenzare positivamente il listino è l'andamento dei prezzi registrato nel teramano, dove a un'offerta ancora contenuta dalle caratteristiche qualitative soddisfacenti è corrisposta una buona attività della domanda. Favorevole il trend degli scambi per le produzioni venete, per le quali si continua ad osservare una domanda attiva, con prezzi che fatta eccezione per la tipologia romana hanno mostrato una flessione del tutto fisiologica per le aumentate disponibilità.
Relativamente ai radicchi in aumento le quotazioni per il tipo Chioggia autunnale sulla piazza di Brondolo, dove lo stabilizzarsi dell'offerta unitamente a una buona richiesta ha fluidificato il mercato. Non si registrano significative variazioni per gli spinaci, fatta eccezione per la produzione foggiana e teramana scambiata sulla base di quotazioni tese al rialzo, in ragione dei maggiori quantitativi richiesti. Un lieve assestamento al ribasso è stato osservato sulla piazza di Cesena, situazione che ha determinato la regressione del prezzo medio.
Patate: nessuna particolare variazione rispetto a quanto precedentemente osservato. Le contrattazioni concluse sulle differenti piazze monitorate sono proseguite in un clima di generale calma e sulla base di quotazioni stabili.
Cavolfiori: mercato interessato da dinamiche differenti nei vari areali produttivi nazionali. In fisiologico calo i listini per il prodotto metapontino, laziale, salernitano e rodigino, in ragione di disponibilità in progressivo incremento cui è corrisposta una costante attività della domanda. Nel napoletano, di contro, un'offerta dalle adeguate caratteristiche qualitative ancora limitata, unitamente a una positiva evoluzione della domanda, ha portato ad un ulteriore rialzo dei prezzi. Si confermano in flessione le quotazioni sulle piazze pugliesi in ragione di una richiesta al consumo sempre limitata. Solo nel brindisino una migliore intonazione della domanda registrata sul finire della settimana considerata ha permesso una rivalutazione dei corsi. Prezzi confermati ad Agrigento e in Sardegna.
Finocchi: proseguono regolarmente le operazioni di raccolta con offerta in progressivo incremento. I maggiori quantitativi avviati sui mercati dal profilo qualitativo ottimale hanno riscosso l'interesse della domanda, che ne ha permesso una fluida collocazione sulla base di prezzi in fisiologica flessione. Si conferma stabile l'andamento degli scambi nel crotonese, dove un generale equilibrio tra domanda e offerta ha permesso alle quotazioni di attestarsi sugli stessi livelli precedentemente acquisiti.
Carciofi: avvio della campagna di commercializzazione dei carciofi del tipo Tema sulle piazze di Cagliari e Sassari. Le prime partite a causa di temperature al di sopra della media del periodo non hanno mostrato un livello qualitativo del tutto ottimale. Tuttavia una discreta richiesta ha permesso alle quotazioni di attestarsi sugli stessi livelli di esordio della precedente campagna. Per il tipo Catanese di provenienza foggiana, uno standard qualitativo adeguato unitamente a una domanda interessata ha spinto al rialzo le quotazioni.
Zucchine: dopo il netto incremento registrato nel corso delle precedenti rilevazioni questa settimana i listini per le produzioni in serra hanno mostrato una battuta d'arresto. Le migliorate condizioni climatiche, hanno favorito la raccolta con conseguente incremento dei quantitativi disponibili per il mercato. Alla maggiore offerta si è contrapposta una costante richiesta con quotazioni che, sebbene in calo, si sono confermate su valori comunque soddisfacenti.
Melanzane: si può considerare conclusa la campagna per le produzioni in pieno campo. Le ultime partite esitate sui mercati sono state collocate sulla base di prezzi in calo per la merce pugliese e stabili per la lunga napoletana. In flessione i listini anche per la tonda di serra, del tutto fisiologica per le aumentate disponibilità.
Fagiolini: si avvia alla conclusione la campagna di commercializzazione. Sulla base di prezzi cedenti si sono svolti gli scambi per le ultime quote di provenienza cuneese a fronte di un profilo qualitativo non sempre adeguato. Mentre sulla piazza laziale una diminuzione delle quantità offerte ha favorito i listini. Non si registrano variazioni nel napoletano e sulla piazza di Cesena, in ragione di una disponibilità in linea con la richiesta.
Peperoni: si può considerare conclusa la campagna per le produzioni in pieno campo. Le ultime partite esitate sui mercati sono state collocate sulla base di prezzi stabili. Non si registrano variazioni per le produzioni in serra sulla piazza di Vittoria per le quali una offerta in linea con le quantità richieste ha permesso il regolare svolgimento degli scambi.
Pomodori: i prezzi hanno ulteriormente teso al rialzo. Per le produzioni in pieno campo a determinare tale andamento un'offerta presente sul mercato ormai esigua cui è corrisposta una discreta richiesta. In un clima di generale interesse sono proseguiti gli scambi per le produzioni in serra, per le quali l'ulteriore assottigliamento di merce in pieno campo - unitamente a una domanda interessata - ha permesso il rapido svolgimento delle vendite sulla base di quotazioni in ulteriore incremento.
Fonte: ismeamercati.it