Vendere cipolla nei Paesi Bassi è come esportare champagne a Parigi, o birra in Germania all'Ocktober Fest. Eppure l'azienda Freddi ci riesce, e anche con una discreta continuità. "Non spediamo quantità enormi - spiega Matteo Freddi - ma piccole partite con una buona frequenza. Gli olandesi trovano nella nostra cipolla Borettana un prodotto differente, particolare e di alta qualità".
Nei Paesi Bassi, la Borettana è cercata soprattutto dalla ristorazione: "Chiedono un prodotto di prima scelta, calibro 35-50. Forniture piccole, omogenee e regolari. Il prezzo che viene pagato, quando si soddisfano queste condizioni, è buono".
"Il raccolto 2020 è stato superiore alla media - spiega Freddi - con una media di 40 tonnellate/ettaro e qualità molto buona. Il meteo non ha dato problemi e il prodotto si conserva bene nella stragrande maggioranza dei casi".
Matteo Freddi, di fianco a una pedana di cipolla Borettana pronta per l'export
La conservabilità della cipolla è l'aspetto più delicato, per gli operatori commerciali. L'azienda Freddi ha introdotto da qualche tempo il sistema ad aria forzata, che elimina l'umidità in eccesso dal prodotto stoccato nei bins. "Noi abbiamo ancora tutti i bins rigorosamente in legno, mentre tanti altri preferiscono la plastica. Ma ci siamo resi conto che il legno assorbe l'umidità dal prodotto e, tramite la ventilazione forzata, andiamo ad abbassare questo tasso di umidità, così che il prodotto si conserva meglio".
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